venerdì 24 luglio 2009

La promessa è stata mantenuta...

"Hey hey hey ragazzi e ragazze, giovani ambiziosi, pulzelle di belle speranze, benvenuti a Hit Parade, la classifica del mese...
Chi sarà il virtuoso?! Chi sarà colui che ci ha fatto emozionare di ricerca e cultura?!
Vediamo un po...
Trento!!!! Incredibile, una performance da urlo!!!!
Politecnici???!!! Incredibile, ci fate sognare sempre più...
Purtroppo come sempre ci sono le note dolenti, coloro i quali nonostante il nostro impegno, la nostra dedizione, non raggiungono obiettivi. E' inutile nascondersi, fannulloni! Mi riferisco a Palermo, Sassari, Napoli, Cagliari ecc.
No ragazzi, il vostro lavoro non è all'altezza, mi dispiace ma vi siete guadagnati la nomination...
I telespettaaudience votanti decideranno quali di voi usciranno dalla grande casa della cultura italiana...
Telefonate a casa di Silvio prima delle 7... (insomma prima di cena e di fare il tagliando alla Escort)
Da RadioStellaGelmini è tutto...la linea a CalderoliDJ...













Come promesso ecco la famosa classifica degli atenei virtuosi promessa dalla mitica Mary Star Gelmini:
27 promossi - 27 bocciati
I 27 promossi sono in prevalenza università del nord mentre i bocciati stanno in regioni del sud. Sarà mica che la mancanza di risultati è una conseguenza della carenza di risorse??? Per questo motivo molti studenti provenienti dalle università "bocciate" emigrano verso atenei con maggiori risorse (al nord), con l'obiettivo di ottenere un trattamento più degno.

Siamo di fronte a uno stillicidio della cultura, valutata con metodi a dir poco beceri e ignoranti. Che ne sarà degli studenti degli atenei che dovranno fronteggiare tagli fino a 5 milioni di euro???? Andranno in qualche ateneo virtuoso che al contrario potrà contare su maggiori risorse??? Oppure semplicemente se non avranno la possibilità economica di studiare fuori sede dovranno adeguarsi a un ateneo ancora più povero??!!!

Le mie previsioni sono pessime, basse quanto la voglia di battermi ormai scemata; ho visto, vissuto e sentito testimonianze del trattamento riservato agli studenti decisamente migliore rispetto alla mia esperienza. In altre università la gente si alza,si muove, si incazza se sente di essere minacciata, e reagisce alle ingiustizie. Non si può stare seduti a subire, a fare il suddito, a definire il proprio datore di lavoro "padrone" e ad accettare condizioni inaccettabili per paura di esporsi o addirittura pensando che sia giusto cosi... Ci sono persone che sostengono che gli studenti sono dei privilegiati: non lavorando, non producendo, sono un PESO...
Rispetto a considerazioni di questo tipo è grande la voglia e di mandare affanculo tutti e andar via, trasferirsi in città dove gli studenti, la cultura, la ricerca sono considerati un INVESTIMENTO fatto dallo stato e dagli studenti stessi, i quali dedicano tempo ed energie in qualcosa che tornerà utile a tutti...


Per concludere propongo una scena tratta da un film di Virzì, molto triste, che mostra un metodo di valutazione utilizzato (purtroppo) sempre più spesso.
Non sono riuscito a trovare la scena che mi interessa isolata., il mio esempio inizia più o meno al minuto 4:30...




6 commenti:

Tore ha detto...

Riguardo all'università di Cagliari è bello questo aggiornamento:
http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=8731&iso=655&is=7#6
Pensate, dopo quasi vent'anni di rettorato, Mistretta ha fatto un gesto estremo per affrontare il problema del nepotismo. Si è spolverato il grembiulino, ha posato il compasso per un attimo, e ha attuato l'intento purificatore: il Codice Etico. Come se non potesse abbandonare il suo ateneo senza aver lasciato questo segno. Eppure si tratta della stessa persona che tempo fa dichiarò che "molti figli illustri, proprio a causa dei complessi d’inferiorità verso i padri, a volte si sono smarriti: alcuni sono finiti anche nel tunnel della droga» quindi «quando un padre va in pensione, come un tempo succedeva in banca o all’Enel, è logico che ci sia un occhio di riguardo». Si direbbe proprio vero, come si sussurra, che la massoneria è in crisi!

Matthew ha detto...

Di questo post mi è piaciuta l'idea degli errori grammaticali voluti, per sottolineare l'appartenenza ad un ateneo bocciato...

Ale ha detto...

beh..almeno torino è fra quei 27 promossi..ghgh

Tore ha detto...

E finalmente eccolo qua, il commento di un accademico obiettivo sull'università di Cagliari:
http://www.sardegnademocratica.it/j/x/105?s=4&v=9&c=404&va=x&id=8149&b=

tizeta ha detto...

concordo con matthew...geniale darko!

tizeta ha detto...

ho letto la critica di alessandro mongili, non posso dire di trovarmi d'accordo in quanto non conosco bene il sistema universitario sardo, in ogni caso solleva delle problematiche che vanno ben al di la dei tagli operati dalla Gelmini.
Ad ogni modo posso ritenermi uno dei tanti esempi di studenti che lasciano l'isola per studiare " al di la del tirreno ", e non mi sono affatto pentito della scelta.
Nel mio piccolo ho potuto notare le enormi differenze ,didattiche, organizzative,strutturali, che caratterizzano la mia "statale" e la medesima facolta di lettere a cagliari. Davvero una lotta impari, uno studente che esce da una triennale cagliaritana avrà enormi difficoltà ad affrontare una specialistica nella mia università ( ovviamente mi riferisco al mio settore anche se presumo sarà lo stesso in altri campi )...