lunedì 30 marzo 2009

La fine (Il regno delle due Sardegne - part IX)



Vedere e "commentare" questo documentario è stata un'esperienza interessante. Siamo giunti alla fine. Non ho molte parole per quest'ultima parte, Renato ci fa "tanti auguri", io accetto i suoi auguri ma non aggiungo altro. Vi lascio delle immagini stavolta, le sensazioni che quel 16 febbraio ha suscitato...




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sabato 28 marzo 2009

Il Populismo delle Libertà (Il regno delle due Sardegne - part VIII)



Turismo aziendale e congressuale. Questa è la chiave per uscire dalla crisi, in Sardegna. Costruire capannoni e palazzetti, per una regione "aperta" tutti i mesi dell'anno. Che idee geniali e innovative! Più che un presidente operaio, o un presidente piazzista, un presidente animatore turistico! E pure le modelle da piazzare in questi scenari ce le porta lui, quelle che non riesce proprio a sistemare in Rai... E così, con questa soluzione inedita e all'avanguardia, con "i punti espositivi di vendita aperti in tutte le principali d'Italia" (cos'avrà voluto dire...?) che aggrediremo gli altri Paesi europei! "Aggredire" gli altri paesi europei...? Per quale motivo...? Apriremo 26 esposizioni e 26 negozi nelle 26 capitali dei Paesi dell'Unione Europea. Ah beh, allora: crisi risolta! Possiamo dormire tranquilli... Soru proponeva di far entrare la Sardegna nel ristretto cerchio delle regioni più istruite d'Europa ma, con onestà, bisogna riconoscere che l'idea del Presidente del Consiglio è di gran lunga migliore: 26 negozi nelle 26 capitali europee. Perchè non ci abbiamo pensato prima?! Che genio dell'imprenditoria! Solo lui poteva pensarla...
Perchè lui è il leader, che divide tra NOI e LORO, e loro non siamo noi (oppure noi non siamo loro). Loro, cioè noi, non siamo capaci di visioni così illuminate e illuminanti. E noi, cioè loro, hanno come principio fondamentale la libertà, il rispetto per le persone, la cultura della verità e la cultura della vita. Mentre loro, cioè noi, abbiamo come base lo statalismo, lo stato al di sopra dei cittadini e i cittadini al di sotto dello stato. La loro, cioè nostra, espressione continuativa è la menzogna e al posto della cultura della vita abbiamo la cultura della morte. So che è difficile da credere, ma queste parole sono uscite dalla bocca di un capo del Governo di un paese dell'Unione Europea. E indovinate un pò: il capo di governo è il nostro (cioè il loro)!

A tutto ciò aggiungiamo scenette preconfezionate, scotte, e rese indigeribili da dosi di populismo e qualunquismo nauseanti. Scusate, dimenticavo il nome del candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Sardegna: Ugo Cappellacci...



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giovedì 26 marzo 2009

Di doman non c'è certezza... (Il regno delle due Sardegne - part VII)

La giovinezza è un patrimonio straordinario...



L'impresa più importanti di tutti, di cui siamo tutti titolari, è noi stessi. Quello che dobbiamo cercare di fare è essere giovani a tutte le età. Dobbiamo concentrarci sulla capacità di credere in noi stessi, l'imprenditorialità non si impara dall'esperienza della vita, è un atteggiamento mentale, la capacità di credere in un obiettivo che è la leggenda di ciascuno di noi.

Ugo Cappellacci (il senso (?) di un discorso elettorale)

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mercoledì 25 marzo 2009

Ha un reale contatto con le persone (L'ultima locomotiva del carro...) [Il regno delle due Sardegne - part VI]

Due differenti modi di fare campagna elettorale a confronto...



Due differenti modi, dicevo: nel primo si parla, si dialoga con le persone. Nel secondo, "altro che Soru, noi siamo più belli!". Come tutti sappiamo, la politica si basa principalmente sulla bellezza...
In questa parte del filmato emergono, forse, alcuni elementi importanti per comprendere il perchè della vittoria di Cappellacci. I ragazzi impegnati nella campagna elettorale di Renato Soru si trovano di fronte, al mercato, persone che esprimono il loro punto di vista (accanto al loro punto di vista aggiungo l'"origine" del punto di vista stesso...): "Soru è un pezzo di merda" (= Soru non guarda negli occhi quando stringe la mano); "la sua azienda è fallita" (= Soru è fallito come impenditore); "in questi cinque anni ha governato male" (= Soru è fallito come politico). In Italia pochissimi si informano leggendo i quotidiani, ne siamo consapevoli, e la maggior parte dell'informazione la fa, dio ce ne scampi, la televisione. Controllare cinque reti e mezzo su sei ha un certo peso, ne converrete. Soprattutto se quelle cinque reti e mezzo passano tutto il tempo a lodare un solo personaggio e il suo operato. Da una parte il dialogo, il confronto, dall'altra "siamo più belli. Vota Ugo che è sardo perchè crede nella Sardegna"...
Mi sono segnato una frase, di una ragazza dello staff di Cappellacci che riferendosi a Ugo, diceva: "Ha un reale contatto con le persone". Quel cane che passeggia solitario all'esterno del centro commerciale sembra un pò Ugo, che passeggia solitario all'interno del centro commerciale. Qual è il reale contatto con la gente? Quello in cui Ugo sta dietro a Berlusconi che arringa una folla con il suo repertorio di barzellette razziste/sessiste? Da una parte Cappellacci che cammina da solo, dall'altra Soru al mercato IN MEZZO alla gente, che ascolta le persone. Che si confronta. Questo sì, è un reale contatto. E in mezzo alla gente, non potevano mancare i soliti "guastatori da curva nord" del Sant'Elia, quasi sicuramente gli stessi che crearono un pò di scompiglio davanti a casa di Renato nei giorni della "monnezza". Quei guastatori che si vendono per pochi spiccioli, giusto per gridargli "sei napoletano". Che vergogna. Tutto ciò mentre Ugo cammina pacifico e solingo, guardandosi attorno: "Oh ma quanto è bella questa struttura architettonica!". Non c'è che dire, il cemento lo affascina assai...! E purtroppo ci dobbiamo affidare a lui, per far sì che la Sardegna non sia più l'ultima locomotiva del carro...



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martedì 24 marzo 2009

Soru intervistato dal Sole 24 ore.

Breve intermezzo prima della part VI del documentario (sulla quale sto lavorando). Questa intervista è stata pubblicata sul Sole 24 ore, domenica 22 marzo. La prima intervista rilasciata da Renatino dopo la sconfitta elettorale. Mi suona strano sentirlo definire "consigliere dell'opposizione"...


Giovedì ha debuttato come consigliere dell'opposizione. Com'è andata?

Certo governare è più gratificante, però va bene anche fare un'esperienza dall'altra parte.
Il potere logora chi non ce l'ha. Quanto pensa di resistere?
La voglia è grande almeno quanto l'impegno che ho preso con chi mi ha eletto. In compenso stare all'opposizione mi consente di ricominciare con Tiscali. Da venerdì sono di nuovo consigliere.
Ma è tornato per voglia o necessità?
Per senso del dovere e anche necessità. Non lo avrei fatto se la situazione dell'azienda non fosse stata così difficile. Credo di poter dare una mano a superare le difficoltà del momento.
Da quanto manca?
Manco dal 2004, cinque anni.
E si sarebbe mai immaginato di ritrovarla così malmessa?
Francamente no. Tiscali è sopravvissuta allo sgonfiamento della bolla internettiana e all'11 settembre, e nel panorama europeo delle nuove aziende di settore era innovativa e con una solida presenza sul mercato. Aveva il maggior numero di utenti, un margine operativo positivo, e soprattutto non aveva i debiti di oggi. Ma ha ancora importanti asset.
In tutto questo tempo non ci ha mai buttato un occhio?
Avevo promesso di dedicarmi a tempo pieno all'amministrazione pubblica, e l'ho fatto sacrificando anche il mio ruolo di azionista. Magari avrei dovuto vendere allora.
Almeno ne è valsa la pena?
Credo di sì. In Regione ho risanato i conti, dimezzato i debiti, e negli ultimi due anni chiuso i bilanci in pareggio. Non a caso la nostra sanità è l'unica del Centro-Sud che non è stata di fatto commissariata. Abbiamo risanato i conti del trasporto pubblico locale, investito nella solidarietà verso i più deboli e nella scuola.
Non abbastanza per impedirle di perdere le elezioni. I sardi non l'hanno capita o è lei che non è stato convincente?
Il rigore dei bilanci comporta inevitabilmente una perdita di consenso. Ricordo i mugugni quando feci bloccare l'ennesimo provvedimento che promuoveva indiscriminatamente tutto il personale della Regione. Non contava il merito, ma solo l'anzianità. Pensi che per la prima volta in sessant'anni abbiamo fatto dei concorsi pubblici per assumere i dirigenti dall'esterno, e contemporaneamente abbiamo ridotto il personale dei 12 assessorati di circa il 30 per cento.
Brunetta sarebbe contentissimo...
Forse, ma così non ti fai certo degli amici. Negli anni precedenti la Regione era un grande elemosiniere, dava soldi a tutti, persino ai sindacati di cui era uno dei più importanti finanziatori. Un milione di euro a Cisl e Uil.
Niente alla Cgil?
No, la Cgil ci aveva rinunciato di suo.
Sul continente si chiama clientelismo.
Direi consociativismo. Le entrate della Regione erano appena inferiori alle spese obbligatorie, non c'era un euro per fare qualsivoglia nuova iniziativa. Non si vincono le elezioni puntando sul rigore. Il tema non è seducente, specie in tempi di spesa pubblica espansiva. Abbiamo tagliato le spese e cercato nuove entrate, ne avevamo bisogno. C'era un'industria turistica fatta in
gran parte di seconde case, spesso affittate in nero, che non portava entrate in termini di gettito fiscale.
Oggi la ritirerebbe fuori la storia della tassa sul lusso?
Molte di quelle polemiche dipesero dal fatto che il Corriere della Sera la definì così. E da allora io sono l'emblema della tassa sul lusso.
E fu così suo malgrado.
In un'Italia che si proclama sempre più federalista, sostenere a livello regionale che chi usufruisce del patrimonio ambientale della fascia costiera debba pagare qualcosa mi sembrava sacrosanto. O secondo lei era accettabile che una casa di 100 metri quadrati sul mare pagasse meno imposte di quanto costa una bottiglia di champagne in una discoteca di Porto Cervo, consumando un bene ambientale scarso?
Se non ricordo male Berlusconi ha pagato.
Ed è stato rimborsato quando la Corte costituzionale decise che la tassa, così com'era stata disegnata, non andava bene perché non applicata ai residenti. In realtà penso sia più facile conquistare il consenso sciupando denaro pubblico che non risparmiandolo. È difficile accettare una penalizzazione personale, anche piccola, in cambio di una grande opportunità per tutti sul lungo termine.
Suvvia, non si abbatta. In fondo ha perso contro Berlusconi. In Italia solo Prodi è riuscito a batterlo.
Io non ho perso contro Berlusconi, ma contro le sue televisioni, contro la Rai di Berlusconi, contro i giornali di Berlusconi, contro il presidente del Consiglio che ha fatto la campagna elettorale con le risorse che il ruolo gli assegnava e con una totale discrezionalità.
Lei aveva dalla sua la Nuova Sardegna.
Non mi risulta. Mi sembra che abbia svolto in maniera equilibrata il suo lavoro. Certamente in cinque anni qualche volta mi ha intervistato, diversamente dall'Unione Sarda che non lo ha mai fatto.
Chi perde ha torto.
Solo se ci si è battuti con l'avversario ad armi pari e dentro le regole.
Nel 2004 Francesco Cossiga la salutò come un nuovo Agnelli. In quest'ultima campagna elettorale l'ha definita come speculare a Berlusconi, espressione dello stesso gusto e della stessa casta.
Della mia storia imprenditoriale Cossiga ha spesso parlato bene, mi riferì anche alcuni commenti positivi del suo amico Cuccia. Per queste elezioni aveva dichiarato che avrei vinto io. Non ricordo mi avesse omologato a Berlusconi. Ha detto solo che gli davo del tu, cosa non vera.
C'è una sua biografia, Il quinto moro, che ha un sottotitolo ammiccante: «Soru e il sorismo». Il suo personaggio contempla già degli epigoni?
Il libro è stato scritto senza parlare con me. "Sorismo" è anche un termine infelice, cacofonico. Penso si riferisca a un'idea di Sardegna che abbiamo portato avanti in questi anni e a una discontinuità nel gestire la politica di questa Regione.
Nel popolo dei blog lei è un personaggio che suscita stati d'animo ferocemente contrapposti: la amano o la odiano.
Vero, e non saprei spiegare perché. Ho cercato di applicare le regole di buon governo, e a molti non sarà piaciuto.
C'è un blog in particolare, si chiama www.peggiosoru.it, che le rovescia addosso grandinate di accuse.
Per esempio?
Per esempio che nel mentre vara la legge salva-coste consente a Tom Barrack di cementificare Caprera.
È un'evidente bugia: Barrack non ha investimenti a Caprera, e non gli abbiamo consentito nulla. A Caprera c'è solo la riqualificazione di un vecchio villaggio del Club Mediterranée che si ridimensiona e migliora il contesto ambientale. E con questa pratica Barrack non c'entra nulla.
Per esempio che a Cagliari sulle energie rinnovabili avrebbe smaccatamente favorito Sorgenia, quindi De Benedetti.
Non ho favorito nessuno. In Sardegna con Carlo Rubbia si sono portate avanti ricerche nel campo del solare termodinamico. Quando se ne parlò ai tempi del Governo Prodi, il ministero dell'Ambiente promosse la convenzione con quattro Regioni, compresa la nostra. Sorgenia ha presentato un progetto e abbiamo dato parere favorevole. Ma l'abbiamo fatto con Enel, E.on, Endesa e tanti altri.
Dicono che nella sua sconfitta c'entri anche una ferrea alleanza tra Berlusconi e la Curia.
Lo stretto legame tra Berlusconi e una parte importante della Curia è lampante. Era proprio qui con il Papa davanti alla Chiesa della Bonaria (giusto di fronte a casa sua, ndr) quando è iniziata la campagna elettorale.
Berlusconi non era qui solo per il Papa, viene ogni fine settimana e tutte le vacanze. Dopo Arcore, la Sardegna è la sua seconda terra...
Lui va a Villa Certosa, che è altra cosa rispetto alla Sardegna. Io in giro per l'isola o in Regione non l'ho mai incontrato.
Il Cavaliere dice che lei è torvo.
Perché non ho sempre il sorriso stampato in faccia e non racconto barzellette?
Quando Berlusconi le ha detto che è un fallito, qualche suo collega industriale le ha telefonato per dissociarsi?
Neanche uno. Ma quella fu l'escalation di una campagna elettorale combattuta senza esclusione di colpi. Non potendomi attaccare sul bilancio della Regione, ha scelto l'insulto personale.
Oggettivamente la situazione di Tiscali gliene offriva il destro.
Forse. Ma uno che ha la più alta responsabilità di governo non si rende conto che dicendo così si mettono in difficoltà le aziende? Lo sa che in quei giorni il call center di Tiscali fu intasato da telefonate di persone che volevano disdire l'abbonamento e che abbiamo dovuto rassicurare? Invece io resto orgoglioso del fatto che, in un'Italia all'epoca in ritardo rispetto alla diffusione di internet, una piccola azienda della Sardegna lo abbia lanciato gratuitamente con un modello di business profittevole, contribuendo in maniera importante alla sua diffusione.
In effetti l'internet italiano è made in Sardegna. L'antesignano era Video on Line di Nichi Grauso. Si faceva un numero, il modem cominciava a gracchiare, e c'era il tempo di farsi un caffè in attesa che comparisse faticosamente l'home page.
È sardo perché al Cern di Ginevra dove fu presentato internet c'era Rubbia, che poi venne a fare il presidente di un centro di ricerca qui a Cagliari. Fu lui a suggerirci d'investire in due direttrici: la simulazione matematica e il web. La prima web mail pensata per essere spedita da un utente è stata fatta in Sardegna con Video on Line da un giovane che adesso lavora a Tiscali.
Però, dopo la sconfitta ha confidato ai suoi che internet non bastava, che bisognava costruire le case del popolo. Ha detto del o per il popolo?
Ho detto che c'è bisogno di luoghi dove ci si potesse riunire, dibattere, confrontarsi, anche socializzare. Qualcuno ha ricordato che una volta c'erano le case del popolo.
Il web non è una casa abbastanza grande?
Se guardassimo al web avremmo stravinto, avevamo migliaia di post contro le loro poche decine. Su Facebook una marea di gente si è registrata sul mio profilo. Evidentemente però internet non basta a vincere le elezioni.
Forse neanche le televisioni. La Repubblica, un giornale che l'ha sempre trattata bene, il giorno che ha rimesso piede in Tiscali ha sollevato il problema del conflitto d'interesse.
In questi cinque anni ho avuto un conflitto all'incontrario: non ho fatto gli interessi della mia famiglia e dell'azienda. Il conflitto d'interesse nazionale nasce dal fatto che chi ha concessioni da parte dello Stato non può fare il presidente del Consiglio. E tutto questo non riguarda né me né Tiscali, che peraltro non è detentore di alcuna concessione dello Stato o della Regione.
Che errore quando ha indicato suo fratello come possibile intestatario delle quote dell'Unità. Venne subito da fare il paragone con un altro fratello...
Lo so, ma è un paragone sbagliato perché nell'altro caso si deve arginare contemporaneamente la possibilità di controllare reti televisive e carta stampata. Io invece non dovevo risolvere un conflitto di questo tipo, ma
semplicemente essere aiutato a gestire un investimento di 23 milioni, non 2 come ho visto scritto su qualche giornale. Dunque mi sembrava giusto proteggere l'investimento.
E allora, a che cosa serviva il blind trust?
In Sardegna, in questi anni, abbiamo approvato una legge statutaria che rende incompatibile la candidatura alla presidenza della Regione con il controllo di mezzi di comunicazione. Ma nonostante questa norma non sia ancora operante, io ho volontariamente trasferito la gestione delle azioni a un blind trust.
Perché ha deciso di comprare l'Unità e quando si è pentito di averlo fatto?
L'ho fatto in omaggio a una storia e convinto che ciò servisse a migliorare la qualità del dibattito dentro il centro-sinistra. Non mi sono pentito, anche se chiaramente oggi soffro per quella scelta. D'altronde ho affrontato l'investimento convinto che di lì a poco avrei venduto Tiscali. Però forse ha ragione lei.
Su cosa?
Sul fatto che io spacco in due l'opinione pubblica. Da una parte chi mi ama, dall'altra chi mi odia e mi insulta. Anche se, francamente, certi improperi mi sono sembrati ingiustificati.
Berlusconi vive serenamente da anni con un'industria dell'improperio che quotidianamente lo prende di mira. Lui le direbbe: caro Soru, se ne fotta.
In questi giorni sto leggendo i Pensieri di Marco Aurelio, là dove dice che non bisogna lasciarsi ferire dai cattivi giudizi degli altri. Si vede che non ho ancora raggiunto quel livello di saggezza e distacco.
Torniamo all'Unità. È in vendita?
Diciamo che per diversi motivi non posso più portare avanti da solo questa esperienza. Ho bisogno di altri che mi diano una mano.
E questi altri ci sono, oltre alle boutade di qualche sedicente industriale?
Ce ne sono alcuni con cui sto discutendo. E contemporaneamente si procede con il piano di rilancio e ristrutturazione della testata.
È vero che ha chiesto a Carlo De Benedetti di aiutarla?
No.
Confessi che c'è stato un momento in cui faceva le prove da leader del Pd nazionale.
No, credo anzi che questa voce abbia danneggiato la mia campagna in Sardegna. I ruoli istituzionali non sono un taxi dove si monta e si scende a piacimento. Se uno si candida a guidare una Regione per cinque anni non può di punto in bianco abbandonare.
Si aspettava che la sua sconfitta sarebbe stata la pietra tombale di Veltroni?
Francamente no.
Ha condiviso la sua decisione di ritirarsi?
Evidentemente l'ha ritenuto necessario per lui e utile al Partito. Ma certamente non è una scelta attribuibile al voto regionale.
Franceschini è un segretario stanziale o di passo?
Non lo so, ma mi pare stia facendo bene.
Meglio un Pd che corre da solo o che allarga a sinistra?
In Sardegna ci siamo presentati con una coalizione allargata che ha condiviso la necessità di portare avanti un processo di cambiamento e un progetto di rinnovamento della politica. Massimo due legislature e poi spazio ad altri. Invece la seduta inaugurale del consiglio regionale sembrava un cinegiornale dell'Istituto Luce.
E si sorprende? Questo è un Paese per vecchi.
A guidare l'assemblea c'era un notaio di 82 anni che è stato presidente del Consiglio regionale a metà degli anni 60. Poi c'era un altro presidente della Regione della fine degli anni 70 e una quantità innumerevole di consiglieri che sono in politica da decenni. Mi sorprende che dopo tanto parlare di rinnovamento un elettore voti un candidato per la sesta o la settima volta.
Quando ha perso, dall'altra parte si è fatto cavallerescamente vivo nessuno?
Mi ha telefonato il ministro Calderoli, e ho apprezzato.
Voi sardi spesso cominciate bene e poi vi perdete per strada. Prima Grauso, poi lei. Inconcludenza o "sardomasochismo"?
In questo momento potrei anche condividere il suo giudizio, ma a guardar bene in realtà non è così. In effetti sono partito bene, e bene ho fatto fino a quando mi sono occupato dell'azienda. Poi ho smesso di occuparmi di un progetto imprenditoriale per dedicarmi completamente a un progetto collettivo, e credo di aver fatto bene anche in politica.
Così ha perso il governatorato e rischia di perdere anche l'azienda.
Intanto sto tornando a impegnarmi in azienda e quindi spero di no. Ma soprattutto credo di poter dire di non aver sciupato la mia vita fino ad ora. Rimane il percorso delle cose fatte nell'impresa e delle cose fatte nella
politica. Inizia un nuovo percorso con tante cose ancora da fare.

Paolo Madron


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sabato 21 marzo 2009

Anche i morti dobbiamo far votare... (Il regno delle due Sardegne - part V)

Ascoltate bene quello che dice Cappellacci (non inquadrato, una sorta di fuori onda) intorno ai 6 minuti e 10 secondi...



Nella part II dissi che Cappellacci non era muto, bensì parlava. Infatti è così, parla e ci ripete sempre le stesse cose (almeno quando ha un microfono davanti alla bocca...); e così ecco che ci ribadisce che lui è sardo doc, nonostante il suo cognome non sia Cappellacciu, etc etc. Una sua frase mi ha colpito: "E' importante che si sappia con chi abbiamo a che fare": ebbene noi sardi non lo sappiamo. Siamo di fronte ad una persona che sorride "con" tutti, una persona gioviale, aperta. Che però copre, (ingenuamente, peraltro...) con una mano il microfono quando un individuo si avvicina chiedendo di spostare un fuoristrada, e che poi tira fuori la battutina a pericolo, eventuale, scampato, diciamo così. Un pò di coda di paglia...? Un uomo che parla di apertura e confronto, e non si presenta ai dibattiti politici temendo chissà cosa (una brutta figura molto probabilmente), e ricordiamo l'episodio. Un uomo che afferma: "Non sono venuto qui a parlare male di Soru, se mi dedicate QUALCHE altro minuto vi racconto ANCHE qual è il nostro programma...". Ci racconta anche?! Ah beh, meno male! Temevo ne fosse sprovvisto...
Quando il microfono scompare però, Cappellacci parla davvero e non dice le solite quattro sciocchezze ripetute ad oltranza. Sempre nella part II annunciò: "Cominciamo a preparare cemento e mattoni", e ora una frase ancor più inquietante: "Anche i morti dobbiamo far votare...". Un'affermazione gravissima, oltre che di pessimo gusto. Ma allora Ugo Cappellacci non è quell'ingenuotto che abbiamo pensato fino ad oggi, ma bensì un elemento degnissimo di far parte del Partito del Popolo della Libertà. Ha pure lui l'inclinazione alla truffa, al broglio elettorale, ed è un seguace all'altezza del suo Profeta. All'indomani del voto regionale, io mi stupii di quel 10% di scarto tra lui e Renato Soru. Siamo sicuri che gli elettori che hanno votato per il centrodestra fossero tutti in vita...?



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venerdì 20 marzo 2009

La pesca miracolosa (Il regno delle due Sardegne - part IV)



"La Sardegna sta andando a morire" mi sembra davvero un'affermazione eccessiva, sopra le righe, che toglie credibilità all'intero "ragionamento" di questo pescatore. Che parla dell'età media dei pescatori (lui ha 67 anni, alcuni suoi colleghi 80); in altri settori invece, come la politica ad esempio, c'è tantissimo spazio a disposizione dei giovani, sì... Le barche abbandonate, le terre abbandonate, i giovani che scappano. Più che scappare, probabilmente vanno in cerca di migliori opportunità per il loro futuro. Sono da biasimare? Obiettivamente la vita del pescatore è una vitaccia, chi ha la possibilità di allontanarsi (e la voglia, naturalmente), si allontana.
Soru in questi cinque anni ha investito parecchio sui giovani, sul diritto allo studio. Questa è buona politica, non significa affatto andare a morire. "Vorrei insegnare alla gioventù a andare al mare": ma se la gioventù preferisce costruirsi un futuro (e imparare l'italiano...) che non sia quello del pescatore, non si può criminalizzare nessuno. Dal ragionamento di questo pescatore emerge poca, pochissima lungimiranza. Ora comunque abbiamo la possibilità di vedere come Cappellacci incrementerà il numero dei giovani pescatori; anche se, personalmente, avrei preferito non averla, questa possibilità...

La signora della seconda parte dello stralcio afferma: "Da altre parti abbiamo visto che il cemento è cresciuto, ad Alghero niente". Dovresti esserne felice, non dispiaciuta, maledizione! Sono queste le persone che hanno messo la regione nelle mani dei criminali di centrodestra, coi loro "aumenti delle cubature". "Siamo dietro ai paesi del terzo mondo": sinceramente, osservandoli un pochino, i paesi del cosiddetto primo mondo creano un pò di imbarazzo. Primo mondo non significa necessariamente "mondo meglio riuscito". Per cui questa affermazione, l'essere dietro ai paesi del terzo mondo, mi sembra una di quelle facilonerie che tanto piacciono a questo tipo di persone, che suddividono i "mondi" in base ai metri cubi di cemento. "Ad esempio la nostra struttura è su una bellissima spiaggia, ma manca una piscina, è una mancanza": eh sì, siamo proprio dietro ai paesi del terzo mondo, come darle torto?! Una frase del genere si commenta da sola. Il turismo su cui vogliono puntare queste persone, non è un turismo "sano". Per quanto mi riguarda, se hai la spiaggia a due passi, non te ne fai nulla della piscina.

L'ultima parte è dedicata alla saggezza dell'allevatore: beffarda, visto il risultato elettorale...



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giovedì 19 marzo 2009

Ciò che sarebbe potuto essere... e ciò che diventerà (Il regno delle due Sardegne - part III)

Filmato diviso in due parti: ciò che sarebbe potuto essere, la prima parte, e ciò che diventerà, la seconda...




Ho avuto difficoltà a vedere questo terzo stralcio. Quella ruspa, quegli edifici stile villaggio turistico in costruzione... sono inguardabili! Così come sono inascoltabili parole come queste: "La costa smeralda per molti è un'esagerazione, soltanto cementificazione, come la chiamano (!), per me è un incanto, un paradiso!". Una frase agghiacciante, che non so proprio come commentare... Cementificazione, come la chiamano?! La chiamano per quello che è! La maggior parte delle persone in Sardegna la pensano così, visto il risultato elettorale. Tristezza a palate, canterebbe Mariottide...
"Va bene la natura, va bene l'incontaminato, però è giusto dare un servizio al cittadino...": meglio se milionario, giusto? Ed è giusto, sempre per dare benefici a questo ipotetico cittadino milionario, devastare un territorio per potergli offrire un servizio per tre, massimo quattro settimane all'anno, non credi...?
Gli ultimissimi frame di questa part III fanno rabbrividire. Sono davvero desolanti...



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Come gli indiani d'America (ma è toscano lei...?) [Il regno delle due Sardegne - part II].

So bene che questo filmato smentirà quanto ho sostenuto finora, ovvero che Ugo Cappellacci non ha ricevuto in dono la parola. Non è così, Cappellacci parla. E dice anche delle enormi sciocchezze.




Ugo Cappellacci è giovane. E' prossimo ai 50 anni. E se il nostro presidente del consiglio si definisce, alla veneranda età di 73 anni, un "giovane baldanzoso", allora Ughetto non si è ancora avvicinato all'adolescenza. E infatti è stato visto a Roma qualche giorno fa, col suo zainetto in spalla, in gita scolastica... Cappellacci non è un burattino, ha una sua voce propria e sa parlare, è intelligente e sa ragionare. E' normale. Ricordate la part I del documentario? "Presidente, ho bisogno di te sul palco" furono le sue parole. Probabilmente si stavano scaricando le batterie del radiocomando a distanza, chi può saperlo... Su una cosa però sono d'accordo: sorride "con" tutti. E' innegabile.
Sì, Ughetto bello, la sentiamo la voce, non preoccuparti. E sì, ti confermiamo che è la tua. Sentiamo la voce, e purtroppo sentiamo anche le fesserie che la tua voce ci propina. Il principio degli indiani d'America? Hai una vaga idea di che fine abbiano fatto gli 'indiani d'America', come dici tu, coi loro principi? La parola riserva ti dice qualcosa...? Ora io non so quali siano le tue conoscenze a riguardo (d'altronde, secondo i calcoli basati sull'età effettiva e su quella percepita dal nostro premier, tu dovresti concludere quest'anno le elementari...), però sinceramente l'idea di finire a lavorare in qualche casinò costruito nella "ridente" Porto Cervo non mi alletta per nulla. Ambiente, sviluppo sostenibile e quant'altro cozzano un pò col fatto di non poter "riparare le grondaie o il tetto"... Cappellacciu o no, a noi, al contrario di quella gradevolissima signora che ti considera toscano, interessa più la politica degli uomini...

Che dici, Ugo, incomincio anch'io a preparare cemento e mattoni...?


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mercoledì 18 marzo 2009

Linea 64

3 minuti per raccattare chiavi, cellulare, lucky e accendino, in ordine sparso. Uscire di casa è sempre molto complicato, quasi dovessi star via dei mesi. Sono quasi agitato. Alla fermata la grassona vestita alla moda ascolta musica dal suo ipod, indifferente. Non so immaginare che cosa ascolti. Ormai ho metabolizzato gli orari del 64, tempo 2 minuti e sto seduto, davanti, a sinistra. Ferraris. Ecco, sudamericane-filippine, faranno 5 fermate, scendono tutte a Re Umberto. Dovrei farlo anche io qualche volta, ma sarei lontano da tutto. Nel pullman ci son sempre 2 ragazze carine, una davvero bella che non saprebbe vivere senza il suo telefono, l'altra legge un libro. È pieno di anziani. Davvero. Li osservo e mi sento osservato. “Sentire la signora al piano di sopra urlare tutto il giorno contro suo marito (credo!) con la sua voce … anziana, si è vecchia, non l'ho mai vista ma è così! Si lamenta di tutto, non c'è altra spiegazione”. Beh devo scendere, davanti alla stazione c'è ogni tipo di persona, vado sempre via di corsa e accendo una sigaretta. Potrei usare un altro bus ma mi piace camminare un po'. È la sensazione di non far parte di nulla, proprio di nulla. C'è il sole e mi pento di non aver preso gli occhiali; la mia casa è buia, in quei 3 minuti non posso prevedere una cosa così poco evidente.
-_-
Ho quanto mi serve nella beatle-borsa, spero di avere buone notizie. Il 18 è stracarico di studenti, bambini con un cappello giallo salgono seguiti dai loro insegnanti non troppo preoccupati. Sul 18 le ragazze carine non si contano. Non che stia sempre pensando a donne, sia chiaro. Mi sento un po' solo ma qua sembrano esserlo tutti.
-_-
Al ritorno scelgo di fare qualche fermata in più. Sulla via di casa, la rumena, 2 bimbi, uno cammina e un passeggino. Che fatica. Spero di incontrare la mia vicina di casa... è strano pensare una persona che nemmeno conosco. Non ci voleva mica il tizio del corriere espresso per sapere che è molto carina (B: Mi ha aperto una bella ragazza, è proprio una bella ragazza; firma qua... stavi dormendo? J: ehm, no, beh avevo le cuffie, non ho sentito...). Beh era splendida, esco mezzo addormentato e prima che potessi dire qualcosa mi chiede se il pacco era indirizzato a me e si scusa per averlo mandato via. Dopo essermi precipitato fuori, il discorso che ho scritto. Ma lei già aveva chiuso la porta. Non ci vediamo mai. È solo curiosità in fondo. Lo so benissimo. Non l'ho mai vista sul 64.

lunedì 16 marzo 2009

Ciao, sono Libertà, ho vent'anni... (Il regno delle due Sardegne - part I)

Abbiamo scherzato, abbiamo fatto battute, abbiamo riso, ci siamo divertiti, ma ora basta. Il momento è delicato, la questione seria: la Sardegna non ha un governatore! E' giunto il tempo della riflessione che, ve lo anticipo, vedendo alcune di queste immagini, sarà amara, molto amara...



Cara Libertà,
nemmeno io ho capito la battuta, e nonostante il tuo invito a sorridere, io proprio non ci riesco. Posso dirti una cosa? Hai ventanni, ma non li dimostri per niente... No, non ci riesco a sorridere; Ugo Cappellacci è governatore da un mese e quindi, da 30 giorni, la Sardegna è di nuovo un'isola felice (almeno stando a ciò che voi dite). Come si fa a votare un uomo che durante un comizio dice: "Presidente, ho bisogno di te sul palco"...? E quel "presidente" è un delinquente, un impostore, che ha portato, sta portando e porterà un intero paese alla rovina. Un megalomane, che qualsiasi cosa dica al di fuori dell'Italia, ci fa fare figure di merda da antologia, mentre se quello stesso qualcosa lo dice all'interno dei patrii confini, ci scappano risatine compiaciute. Un uomo che ci ha già cambiati. In peggio. Ci ha reso un popolo sottoacculturato, razzista, che antepone la furbizia all'onestà, il furto al lavoro. Ecco qual è, il presidente di cui Cappellacci aveva bisogno sul palco. Un uomo ruffiano come nessuno, un grandissimo paraculo, che parla di "nostra isola", e poi minaccia di voltare le spalle (parlando da presidente del consiglio, dunque rappresentando il governo...) alla regione stessa nel caso fosse stato Soru il più votato. Non dimentichiamoci che è presidente del consiglio, un presidente del consiglio che ha avuto la faccia tosta (o faccia da culo, fai tu, cara Libertà...) di fare campagna elettorale pur di "assicurarsi" una regione... Giornalisti stranieri sono piombati qui stupefatti, un pò disorientati, e noi impassibili, ad ascoltarlo. Ad ascoltare le sue battutacce squallide, a sentire promesse stile "ponte sullo Stretto", a farci corteggiare quasi come se non lo conoscessimo... E invece lo conosciamo, sappiamo chi è. Sappiamo cos'è. Ma non è servito a nulla. Un uomo che a me, e cito Renato Soru, fa "una pena infinita". Ed ecco perchè mi vergogno, mi vergogno che un uomo del genere sia riuscito, ancora una volta, a spuntarla. Mi vergogno del fatto che i miei conterranei si siano fatti abbindolare da questo cialtrone impunito, mi vergogno di essere considerato sardo come considerano sarda te, cara Libertà. Non mi resta altro da dirti che questo: goditi i tuoi 20 anni, perchè tra 5 tutto quello che ti circonderà potrà essere molto, ma molto peggiore...



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sabato 14 marzo 2009

Il mistero Cappellacci: un uomo, un perchè.


Continua il mistero che riguarda il nuovo pseudogovernatore, non meglio identificato, della Sardegna: Ufo Cappellacci. Non si hanno novità, risulta ancora introvabile. Durante questa settimana sono giunte voci, subito smentite peraltro: alcuni buontemponi hanno sparso la voce che Ughetto avesse formato la propria giunta. La notizia sembrava credibile (visto che è passato quasi un mese dalle elezioni e prima o poi qualcosa sarebbe dovuto accadere!), ma i buontemponi si sono traditi, indicando i nomi degli assessori: ai trasporti risultava una psichiatra! Davvero impossibile da credere... Si è parlato di giunta a termine (un anno e mezzo) per poi rimpastare tutto. Ma nessun commento, nessuna affermazione da parte di Ugo. Le ricerche si sono fermate su un punto: è giusto chiedersi "Ugo dov'è?"...? O sarebbe meglio domandarsi "Ugo, perchè?"...? Alla luce soprattutto di una sua presunta uscita che ha riguardato l'Asinara. Pare che il nostro Ufo abbia detto: "L'Asinara non tornerà ad essere un carcere, deve rimanere un parco". Pronta la replica a questa affermazione da parte di Angelino Alfano, ministro della Giustizia: "Eeeeh??". Condivisibile il suo stupore. Nell'impeto di perentorietà, Cappellacci ha aggiunto: "La Sardegna è e deve rimanere un'isola!" e "Il mare deve continuare a bagnare Cagliari!". In piena linea col suo programma elettorale...
"Ugo, perchè?", dicevamo. Basta guardare la home page (l'ultimo aggiornamento risale al 27 febbraio...) del suo sito per comprendere: siamo di fronte all'esempio più riuscito di "governatore-ombra"! La foto in alto nè è lampante dimostrazione: è la foto simbolo della campagna elettorale del Partito del Popolo della Libertà (vigilata...). Trattandosi di un'ombra, non dobbiamo chiederci dov'è, perchè probabilmente non c'è mai stato. In realtà Ugo Cappellacci non esiste, è soltanto una proiezione mentale.

Sul suo sito, nessun commento nel post sul suo insediamento. Che si sia avvalso dell'elettorato-ombra...? Io ho provato a lasciare un commento, ma chi si occupa di "moderare" il sito non l'ha accettato. La democrazia partecipata, di cui si parlava nel programma elettorale più generico della storia dell'umanità, lo è (partecipata) soltanto su invito... "L'insediamento ufficiale" dice il post "è arrivato [è arrivato dall'alto, indicando chi doveva insediarsi...] e si è svolto all'insegna del buonumore e della cordialità [è notorio che gli insediamenti ufficiali prevedano scazzottate condite da ingiurie raccapriccianti...]; ma leggete il post più in basso, i ringraziamenti di Ugo. "Una promessa. Ancora [Ancora??! Emmobbasta!]. Ho cercato di esprimere con le parole di cui sono capace l’idea della Sardegna che vedevo attraverso il mio cuore. Non sapevo se sarei riuscito a comunicarla con quell’intensità e bellezza con cui la immagino e la sento mia [commovente. Ha cercato di esprimere con le parole di cui è capace: il silenzio assoluto alle spalle di Berlusconi. L'idea della Sardegna che vedeva attraverso il cuore. Le sue idee vanno di pari passo con le parole... Ugo, ti rispondo qui visto che non mi lasci commentare: non sei riuscito a comunicare la tua idea...].
Credo che le ricerche possano concludersi qui: Ufo Cappellacci non si trova per un semplicissimo motivo. NON ESISTE.

Ho notato che lo screenshot riguardante il sito di Ugo non si vede bene: il suo sito lo si può raggiungere cliccando QUI.



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giovedì 12 marzo 2009

Flusso di coscienza...

Finalmente posso scrivere di nuovo...non so quando potrò farlo di nuovo...perciò qualcosa devo pubblicarlo...ma che cosa???!!!ci sarebbe tanto e niente da dire...
certo...questi sono giorni davvero strani...che forse hanno fatto nascere una nuova personalità in me,oltre alle due già conosciute...alcuni ricordano il Cappotto..e i miei colleghi scrittori ne sanno qualcosa...altri ricordano l'amico Orsi...qui sicuramente non c'e nessuno dei 2...c'e una persona che forse in italia non c'e mai stata...
chi è costui???non lo so nemmeno io...devo ancora conoscerlo...uno che ha scoperto di avere più coscienza di quanto pensava...perchè dico questo??!!perchè solo i bambini hanno una coscienza pura...e stare qui è un po come tornare bambini...e come bambini si socializza con persone di cui si capisce al max il 30% di ciò che dicono,si ride per poco e ci si accontenta di ancora meno,pur avendo la coscienza che forse si può avere materialmente più di quanto si aveva altrove,più a ovest o più a nord...qui la ricchezza che si trova è quella interiore...quella che ti da qualche momento di solitudine,lontano da cio che avevi,che ti fa riffletere su errori passati,come vivere il presente e possibilità future...quella ricchezza che ti da lo stare a contatto con culture diverse,che all'inizio nn capisci e da cui nn sei capito,che col passare dei giorni si mischiano in un fantastico caos che forse non vivrai mai più...

che altro posso dire??!!non so...i pensieri si rincorrono velocissimi,è inpossibile acchiaparli in questo momento...un mix di nostalgia,passione e euforia pervade questa esperienza..alcuni mi mancano e nn vedo l'ora di rivederli,alcuni mi mancheranno e so che probabilmente non li rivedrò mai più...ma il domani è sconosciuto...per sapere bisogna solo aspettare...

lunedì 9 marzo 2009

Dreams #1 & #2

#1. Bianco. Non si può uscire da questo bianco soffocante. Il pavimento sintetico, senza imperfezioni, si estende all'infinito. Neon, dovevano esserci milioni di lampade chissà dove lassù, semplicemente impossibile alzare lo sguardo. S. stava rannicchiato, il ginocchio destro in terra, il sinistro lo seguiva poco dietro; le braccia distese in avanti, le mani ancorate al terreno. Fissava il pavimento bianco come per abituarsi alla luce, stremato.
Sangue. Le mani. Le mani sono sporche di sangue. S. si mette a sedere sui talloni e porta le mani all'altezza del ventre, rivolge i palmi verso sé. Conteneva qualcosa di enorme, ora inesistente. Era rimasto solo il sangue, che continuava a fluire, gocciolava tra le dita e lungo le braccia.
“Non è il mio, non è il mio, non è...” ripeteva nella sua mente. Non sentiva alcun dolore. Il disgusto fortissimo alla vista di quel liquido che non gli appartiene, vorrebbe vomitare. La sensazione di colpa per non aver impedito... non sapere cosa, non è di consolazione. Anzi, aggiunge alla colpa, al disgusto, la consapevolezza di non avere un cuore. La disperazione di non amare se stesso.

#2. Sette gradini, ampi e piuttosto alti, separavano il piano terra dal livello stradale. La luce del sole ne illumina la metà, nel tentativo di riappropriarsi di quello spazio artificiale. S. di spalle, in cima alle scale, le mani nelle tasche dei pantaloni, abito da cerimonia. Una figura femminile ora occupa incerta l'ingresso, S. si volta, lei fa come per salutarlo. Z. . S. si rivolge a lei, nessun sorriso, nessun cenno, una maschera fissa e inespressiva. Tira fuori la mano destra, rapidamente, getta verso di lei le monete che aveva in tasca, rilasciando le dita in gesto naturale, a volerle salutare; una pioggia di rame, nichel e ottone risuona nell'ingresso proprio davanti ai piedi di Z.. S. si volta nuovamente. Non posso dire altro di questa visione.

domenica 8 marzo 2009

INCREDIBILE: Cappellacci PARLA!

Il documento che vi mostro oggi è un documento incredibile: Ugo Cappellacci PARLA! No, non esultate: il neogovernatore della Sardegna è ancora introvabile, questa intervista risale alla campagna elettorale; è un documento inedito, probabilmente l'unica volta in cui Cappellacci ha parlato di politica in vita sua! E purtroppo è stato mostrato in un orario difficimente accessibile, altrimenti gli elettori avrebbero potuto capire che il programma che presentava Ugo era un foglio bianco con su scritto "Bonus" e difficilmente l'avrebbero votato...
Ora, concentratevi sulla straordinarietà del documento, e lasciate stare il modo VERGOGNOSO in cui è stato confezionato questo servizio del TG5 (notoriamente il tg più "equilibrato" dell'azienda di famiglia...), che porta ad affermare con sconforto: ma ci considerano davvero imbecilli allora, se ci fanno credere che questo è un servizio giornalistico...! Ebbene sì, siamo imbecilli! Imbecilli ma democratici, ed è per questo che le ricerche per ritrovare Ugo Cappellacci continueranno nei prossimi giorni: non possiamo rimanere senza un governatore ed i suoi bonus!






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giovedì 5 marzo 2009

Il silenzio degli indecenti


Son passate quasi due settimane,da quando questa notizia ha fatto qualche sparuta comparsa su alcuni giornali nazionali,soffocata da stupri,regionali in sardegna,dimissioni veltroniane e quant'altro...ma ci terrei a rinfrescare le vostre menti, allegando anche qualche piccolo chiarimento in merito...a cosa mi riferisco?
David Mills e' stato condannato a 4 anni e 6 mesi dal collegio presieduto da Nicoletta Gandus, con l'accusa di "concorso in corruzione in atti giudiziari".
Giusto per dovere di cronaca,il corruttore Silvio Berlusconi non puo' essere processato per via della legge ad quattuor personas,comunemente nota come "lodo alfano",che NON rende piu' tutti i cittadini uguali di fronte alla legge.
Percio' il nostro attuale Presidente del Consiglio, coimputato assieme all'avvocato Mills dovrebbe ma non puo', rispondere alla giustizia.
Una notizia bomba si potrebbe dire,in qualsiasi democrazia che si rispetti l'eco di un tale avvenimento avrebbe dovuto scuotere l'opinione pubblica....gia', ve ne fosse una...
I telegiornali hanno ben pensato di non trattare l'argomento,i giornali , e non tutti, ci vanno cauti, in attesa di qualche altro stupro da porre in risalto, o di una nuova Eluana utile a distrarre le masse dalla morte della democrazia.
Il formato cartaceo di repubblica dedica un 'intera pagina all'avvenimento,e non va nemmeno tanto per il sottile, mentre nella versione on-line i toni iniziano ad ammorbidirsi, il nome di Berlusconi sparisce dietro il "gruppo fininvest" e la condanna " getta un ombra pesante ANCHE sul suo comportamento".
Il corriere della sera invece titola ( o meglio titolava poiche' nei giorni seguenti e' stato modificato nella versione on line) : " I giudici di Milano: Mills fu corrotto "come fosse un'opinione e non una sentenza, quindi un fatto oggettivo...si parla di "impugnare la sentenza"(Federico Cecconi legale di Mills) nel tentativo di dimostrare la sua innocenza ( ndr. Mills ha CONFESSATO i fatti,ovvero si e' dichiarato colpevole, ma Cecconi crede nella sua innocenza!)
Interessante l'articolo presente sull' Unità che non parla direttamente del processo ma accenna a come viene e verra' trattata la notizia da media e giornali...sulla stessa linea le poche righe scritte da Travaglio nel suo spazio (Zorro).
Giusto per scrupolo ho provato a curiosare ne " il Giornale" ( quello"di famiglia") che ovviamente non trattava l'argomento.
Di Pietro parla di "dimissioni necessarie in un paese normale" aggiungendo che " in Italia se corrompi un testimone, la pena massima e' la presidenza del consiglio", ma verra' presto tacciato di "giustizialismo ", cosi come la stessa sentenza, gia' definita "politica" ed emessa da una "giustizia ad orologeria".
A parte questa breve e ormai datata rassegna stampa,cosa sta alla base del processo Mills?
Silvio Berlusconi,"quando non era piu' un semplice imprenditore,ma aveva gia assunto ruoli istituzionali, avrebbe versato 600mila dollari al legale britannico Mills per inquinare le indagini e ammorbidire le sue testimonianze" in ALTRI DUE PROCESSI CONTRO LO STESSO BERLUSCONI: il primo per le tangenti fininvest alla guardia di finanza (1997),il secondo per il processo " all iberian" quello sul falso in bilancio di fininvest.
A proposito di quest'ultimo vi illustrero' brevemente in che modo fininvest e' riuscita ad accumulare 1500 miliardi di lire di fondi neri,notizie tratte dal libro "bavaglio" del buon Marco Travaglio.
Partendo dal presupposto che in Italia vengono tassati solamente gli utili di un'azienda, Berlusconi, attraverso alcune societa off-shore con sede in "paradisi fiscali" faceva lievitare i costi dei diritti sui film acquistati, in modo da aumentare le spese e quindi evitare profitti eccessivi che sarebbero dovuti essere tassati...
Il procedimento era molto semplice: i diritti su film, telefilm ecc. venivano acquistati da una di queste societa' e rivenduti all 'altra ad un prezzo superiore,come in una catena di sant'antonio...in sostanza si potrebbe dire che Berlusconi "comprava i film da se stesso per rivenderli a se medesimo"...Cosi' facendo il costo lievitava esponenzialmente,fino alla definitiva acquisizione di fininvest che sulla carta pagava i diritti ad un prezzo smisuratamente superiore...mettendo a bilancio queste spese,gli utili si abbassavano,mentre le off-shore accumulavano utili non tassati : ecco spiegati i miliardi di fondi neri accumulati, e per i quali era meglio che Mills stesse zitto...
Berlusconi viene spesso osannato come "l'uomo che si e' fatto da solo" o " il piu' grande imprenditore d' Italia",senza indagare le modalita' con le quali riesce a fare i soldi, che sono anche le cause dei suoi innumerevoli processi, nella maggior parte dei quali riesce ad uscire indenne grazie alla PRESCRIZIONE e non all' assoluzione...due concetti spesso confusi dai media quando si parla di indagini contro i potenti...
Ah l' Italia, l'unico paese in cui si condanna il corrotto e non i corruttore!

p.s. ironia della sorte Mills dovra' anche risarcire 250mila euro indovinate un po a chi?
Alla presidenza del consiglio!!!


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mercoledì 4 marzo 2009

Ugo Cappellacci: le ricerche continuano.


Le ricerche per ritrovare il neo-governatore della Sardegna proseguono senza sosta. Come già detto, non si hanno più notizie di lui dal 16 febbraio. Svanito nel nulla. E a noi, che l'abbiamo eletto con oltre il 50% delle preferenze, manca il suo tipico, inconfondibile, sorriso privo di labbra; perchè, al di là delle ideologie e delle appartenenze politiche, Cappellacci era Ugo di noi! La foto è tratta dalla sua pagina personale presente su Facebook; decine i messaggi ai quali Ughetto non ha risposto. E pure i numerosissimi appelli sono rimasti senza risposta. Tante le persone impegnate nella ricerca, a dimostrazione che ad una faccia così, si può solo voler bene...! Ma qui non devono prendere il sopravvento i sentimenti, c'è una Regione intera rimasta senza Governatore! E' una catastrofe!
Uno dei primi a darci una segnalazione è stato Tore: è giunta voce, rivelatasi poi infondata, che Ugo si trovasse all'interno della giunta regionale, con un rotolo di nastro biadesivo tra le mani. Ovviamente non c'era traccia di Cappellacci all'interno della giunta, messa a soqquadro (abbiamo guardato pure sotto i tappeti); e, insieme ad Ugo, è scomparso anche il rotolino di nastro biadesivo. Il che ha fatto pensare alla terribile ipotesi di un rapimento! aadriana, infatti, ci suggerisce di non trascurare la pista rumena. In un momento come questo, tutte le piste vanno seguite e per questo motivo siamo in costante contatto con le ronde di mezza Italia, pronte ad intervenire qualora venissero alla luce nuovi, scabrosi, particolari. Poldino invece parla di castigo, inflitto al buon Ugo da colui che tutto governa (non parlo di Dio, scendete molto più in basso...); che avrà mai fatto di tanto grave?! No, non può essere così, ci rifiutiamo di crederlo! Cabrio sostiene che, in realtà, sia barricato in casa a guardare tutta la filmografia di Roberto Benigni: potrebbe essere, ma ciò non spiega il fatto che il suo telefono risulti costantemente irraggiungibile. Rokkok ci ha indicato un'altra strada: "Sarà a ridisegnare il TG3 sardo... Come in Abruzzo, è la prima cosa che fanno appena eletti..." Sembrava la pista giusta, abbiamo telefonato alla redazione del TG3 Sardegna, e in effetti una temutissima telefonata di Ugo era attesa per l'alba di martedì 17 febbraio, ma il telefono non ha mai squillato, in quella mattinata. Da lì avremmo dovuto insospettirci, da lì dovevano partire le ricerche e invece no, abbiamo indugiato, titubato... Questa tragedia è colpa nostra! L'intuizione di Albano ci ha dato l'illusione di poterlo ritrovare: "Cercate nei campi, in mezzo ai corvi", ha suggerito. E noi nei campi ci siamo andati, e in lontananza abbiamo avvistato una figura che assomigliava al nostro Uguccio: una figura alta, slanciata e, elemento chiave, impalata. Ci siamo avvicinati, con la convinzione che le nostre ricerche fossero giunte a buon fine, ma, ahinoi, quella figura era soltanto uno spaventapasseri. Che parlava. Non poteva, decisamente, essere lui... Infine, abbiamo controllato tutte le librerie di Cagliari, come indicatoci da Icynose, ma inutilmente. Nessuno dei librai l'aveva mai visto prima, rispondevano con sconsolati "no" quando mostravamo la sua foto. Come se non avesse mai messo piede in una libreria...

Siamo ancora in alto mare, di Ugo Cappellacci nessuna traccia. Abbiamo provato a contattarlo anche tramite il suo sito, ma la democrazia partecipata di cui blaterava non è poi così partecipata come diceva lui...
La disperazione si sta impossessando di noi, ma non ci arrenderemo. Non passeremo 5 anni senza Governatore, ne va dell'onore dei sardi...


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martedì 3 marzo 2009

Che fine ha fatto Cappellacci...?

E' l'interrogativo che tutti si pongono: che fine ha fatto Cappellacci? Il mistero del momento, in un momento in cui sono diversi i misteri che riguardano la Sardegna... Esempio: come ha fatto Marcocarta (sì, si scrive tutto attaccato) a vincere il Festival della canzone italiana di Sanremo? Siamo una regione ad alto tasso di mistero, ultimamente; misteri che ci inquietano... Torniamo a Ugo. Come si sarà già potuto evincere dalla biografia pubblicata recentemente nel nostro blog, è un personaggio schivo, riservato, che appare poco. Molto poco. Durante la campagna elettorale compariva soltanto nei dieci minuti finali che Berlusconi gli concedeva nei comizi, uno ogni tanto, con frasi tipo: "Io voglio essere la panna!". Schivo, riservato, poco incline alle apparizioni in pubblico, ed enigmatico. Un uomo che si contorce nel dubbio, tipici dubbi fanciulleschi: dove va il mondo quando si chiudono le tende? Emblematica è la foto qui sopra: non è un fermo immagine. Su youtube esiste il filmato: lui immobile, in questa posizione, davanti all'urna per oltre un quarto d'ora. Indeciso: "Dove andrà a finire la mia scheda? Questa scatola ha un buco anche sotto...?" e così via per interminabili minuti. E' stata la sua penultima apparizione pubblica. Gli amici lo ricordano (?) sempre sorridente, e in effetti aveva un sorriso per tutti. Per una regione intera! Non tutti gli amici però, ad onor del vero, lo ricordano; a molti bisogna spiegare che Ugo era quello che sorrideva in silenzio, spesso rannicchiato in un angolo, solitario. Quello che, quando la notte metteva a letto i figli adolescenti, diceva loro: "Domani vi imparo quanto fa 2+2...". Era Ugo, semplicemente. Italiano incerto, come la geografia: nel suo sito internet distribuiva città e paesi un pò a casaccio nelle varie province sarde...
L'ultima apparizione pubblica risale al 16 febbraio, quando davanti alle telecamere dichiarò: "Aspettiamo la fine dello spoglio." Ugo, mica starai ancora aspettando...? Lo spoglio s'è concluso più di due settimane fa! Che fine hai fatto? Dove sei?! Nessuno ti ha detto che le elezioni le hai vinte tu...? Ci sentiamo un pò responsabili, qui a Cagliari, perchè le ricerche sono cominciate con colpevole ritardo: soltanto il 22 febbraio ci si è accorti che Ugo mancava da sei giorni. Abbiamo guardato ovunque: sotto il letto, dentro l'armadio, nel ripostiglio, sotto il tavolo, dietro la porta del bagno... Nessuna traccia. Ugo è scomparso. E con lui i sorrisi cui la Sardegna si è aggrappata e a cui aveva dato fiducia. Siamo tutti tristi, come lo eravamo col precedente governatore...
Sono state avanzate le ipotesi più disparate, alcune assurde! Viene addirittura considerato uno stratega abilissimo: è sparito di proposito, con l'intenzione di non farsi vedere per 5 anni, cosciente del fatto che, non essendo reperibile, nessuno potrebbe muovere critiche al suo operato. "Se manca la maggioranza, manca anche l'opposizione" deve aver pensato "mentre se manca l'opposizione, la maggioranza fa quel che vuole...". Ma è davvero improbabile che possa latitare per 5 lunghi anni, giusto...? In mezzo a questi misteri e dubbi logoranti, ci sono stati diversi avvistamenti; è stato visto correre accanto a Forrest Gump, altri giurano di averlo visto salpare sul peschereccio di Braccio di Ferro, con destinazione Atlantide. Qualcuno ha strillato: "E' a Memphis! L'ho visto seduto su una panchina con Elvis!". Segnalazioni, numerose, dagli States: è a Springfield, ospite del commissario di polizia del luogo...
Lancio un appello: Ugo torna! Oppure, se hai deciso di non tornare, dacci tue notizie! L'intera regione è in preda alla disperazione! Il tuo sorriso ci aveva contagiato! Uno scatto non ufficiale, dalla dubbia provenienza, pare lo ritragga nel momento in cui pure a lui hanno detto che aveva vinto le elezioni, meno di una settimana fa:

un'immagine che mai avremmo voluto vedere, un'immagine che ci getta in un tristissimo sconforto...











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domenica 1 marzo 2009

Le migliori chiavi di ricerca - Febbraio 2009


Diverse novità, finalmente!

1) benedetta parodi 199 punti
2) guinness dei primati 57 punti
3) nodo alfano 46 punti

Primo successo nel nostro premio per la parodina cuoca-giornalista (non si capisce come le due cose siano state conciliate all'interno di un tg...), a lei le nostre congratulazioni! Ok, non si tratta di un premio ambitissimo ma, in tutta sincerità, la nostra non mi sembra candidabile al Pulitzer... Al secondo posto l'exploit dei guinness dei primati, mai così in alto! E per la seconda volta in carriera sul podio, il famigerato "nodo" alfano, ormai scolpito nell'immaginario collettivo. Altro che lodo...! Questo mese noi siamo rimasti giù dal podio, al quarto posto con 35 punti, pari merito con padre Pio, in netto calo. Da registrare l'ottavo posto della new entry Safiria Leccese. Andiamo oltre...

a) "www.scopomiasorella.com": tempo fa aprirono un forum di discussione, inevitabile che si arrivasse al sito; quando si tocca il fondo, non bisogna risalire ma cominciare a scavare...
b) "
video terza eta che scopano come troie": no comment.
c) "
video spiegazione pompino": per i più tardi ci sono anche i corsi di recupero...
d) "
video scopate gratis all'italiana": come sarebbero all'italiana...?
e) "
video scopate con scimmie" e "video scopate con galline": le scimmie potrei anche immaginarle, con uno sforzo notevole, ma le galline??
f) "
video porno gazze che scopano": giusto per rimanere allo zoo...
g) "
una figa chiamata ugo file torrent": sperando che di cognome non faccia Cappellacci...
h) "
ugo cappellacci programma": questo è Cappellacci stesso che l'ha digitato...
i) "
ugo cappellacci biografia": nato a Cagliari nel 1960. Vivo.
l) "
tv succhia cevello": eh mi sa che qui la tv ha succhiato già tutto quello che c'era da succhiare...
m) "
tuute le ricette di cucina cristina parodi": povera Benedetta...
n) "
torrent aspettando la cicogna porno": cos'è, uno scherzo...?
o) "tizeta come è la paga": tizeta rispondi!!
p) "
teletubbies..da..per..tutto": oddio, speriamo proprio di no!
q) "TELETUBBIES PIU' UBRIACO DEL MONDO": indiscutibilmente vincitrice!!
r) "
teletubbies nazisti": ce l'hanno tutti coi teletubbies 'sto mese!
s) "studio apertoteletubbis": in effetti l'associazione viene da sola... Perchè non ci ho pensato io?! Premio "Miglior Accostamento" a questo visitatore (tralasciando l'inesattezza nello scrivere, dobbiamo incoraggiare non stroncare!).
t) "
stronzi di talia": il suo fondoschiena lo scorso mese venne votato come il migliore; qualcuno forse vorrebbe spingersi oltre...
u) "
spiegazioni esempio irreversibile": premio "Mah!".
v) "
sottovoce beppe marzullo": il meno noto fratello di Gigi...
x) "
soru conviene votare?": -
y) "
soru contro safiria": come distorcere la realtà senza ritegno alcuno.
z) "
sorriso dal culo": secondo posto, bravo Silvio!
aa) "
sono sciocco": una presa di coscienza!
ab) "
sondaggio come è vista l'italia nel mondo": posso astenermi dal rispondere...?
ac) "
simona ventura puzzi di merda": starle vicino non dev'essere molto gradevole...!
ad) "SIGNIFICATO SEMANTICO DI DAMBLE' ": maddai!!! Non ci voglio credere! Primo posto ex-aequo!
ae) "
significati di: non scialans": significati...?
af) "
scrofe mignotte": benvenuti nel Meraviglioso mondo degli animali!
ag) "
romanzi di cazzi in figa": terzo posto! E sì che ci vuole un romanzo!
ah) "
renato soru vincente": -
ai) "
racconti scopate con padrino": erano offerte che non poteva rifiutare...
al) "
quaresma 2 piedi sinistri": questa è molto divertente!
am) "
quanto è alto di soru": un metro di ottantacinque, circa.
an) "
quando un giorno finisce...marzullo": prima poi un giorno finirà Marzullo...!
ao) "
perche mi si apre internet roon da solo": James, l'esperto informatico sei tu: cos'è internet roon?!
ap) "
pensieri per vivere pippo franco libro intero": e poi si dice che l'editoria è in crisi...
aq) "
mia moglie succhia il cazzo al cinema": mandala a teatro!
ar) "
le isole nella loro essenza rimangono le stesse o meglio dovrebbero rimanere tali, ferme lì ad accogliere": ma che pensiero profondo!
as) "
lanfranco fontana quando dio ci lascia perplessi": io mi domando quand'è che NON mi lascia perplesso...
at) "
la dieta di benedetta parodi": c'è dell'ironia in rete!
au) "
intevasioni barbariche soru": cos'è un'intevasione...?
av) "
intervista a reneto soru": pugliese...?
ax) "
i teodem se ne vadano affanculo": non teniamocele dentro le cose, meglio sfogare!
ay) "
facce dicazzo": m'è scappata...
az) "
evviva mi chiavo la massaia torrent": siamo felici per te!
ba) "
elenco stronzi": interminabile...
bb) "
cosa cazzo sta facendo corona fabrizio...?...": cosa cazzo ce ne frega, no...?
bc) "
cinture di castita ornamentali": premio Originalità!
bd) "
cicogna presentatrice": pure questa non è da meno!
be) "
centro tavola del matrimonio gregoraci": M A V A F F A N C U L O ! ! !
bf) "
apro un sito e poco dopo ne arriva un altro": non è mica una tragedia...

Direi che può bastare...! Al prossimo mese!



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