La storia della letteratura è colma di racconti di viaggi, fughe, imprese eroiche, e come la letteratura, anche la vita quotidiana. Spesso nella vita quotidiana, esattamente come nella letteratura, sono presenti i viaggi misteriosi; l'uomo sulla Luna, un esempio su tutti. E pure Berlusconi in Russia, o nei paesi dell'est europeo genericamente inteso. Viaggi misteriosi soltanto per un occhio superficiale, certo, però ammantati di mistero, di suspance, di domande. Per chi stesse leggendo questo post e non fosse italiano, racconto brevemente: ogni tanto, a scadenza mensile o bimestrale diciamo, capita che Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio italiano, sparisca. Non nel senso letterale del termine, purtroppo... Sparisce nel senso che, per qualche giorno o al massimo una settimana, non si hanno più notizie di lui. Arrivano voci frammentarie, agenzie vaghe, zero conferme ufficiali e tante smentite. Attraverso la sua storia personale, si può provare a ricostruire i motivi di alcune di queste frequenti assenze; operazioni di chirurgia estetica innanzitutto, per ridisegnargli i capelli in testa o cinesizzargli gli occhi. Massaggi di fisioterapia erotica, magari pure a sua insaputa. E poi ci sono i viaggi all'estero di cui parlavo prima, sempre in Paesi dalla democrazia discutibile o, in taluni casi, assente. Est europeo o Libia le mete preferite. Lui parte, lascia in Italia tutta una serie di figure che sembrano davvero letterarie, primo fra tutti Maurizio Gasparri, l'essere mitologico col corpo di uomo e la testa di cazzo (per la battuta mi sono ispirato a Libero De Rienzo, che ringrazio), e se ne va. E qui in Italia rimaniamo a chiederci: è andato lì come capo del governo? E' andato lì come imprenditore? E' andato lì come cittadino semplice che si concede una vacanza? Verrebbe da rispondere sì, a tutte e tre le domande. I suoi italici lacchè, per bocca di topo Gigio Bonaiuti, ci fanno credere che sia lì per una vacanza salutare, per smaltire l'immensa mole di lavoro politico cui è sottoposto in Italia. Altri, come il totem Gianni Letta (totem nel senso che possiede un'unica espressione, plastificata naturalmente...) sostengono che si trovi lì per sfruttare la sua amicizia coi capi dell'est col fine di assicurare all'Italia dei vantaggi, sulla fornitura di gas principalmente. Nessuno del governo o della maggioranza osa neppure pensare che sia in viaggio di lavoro in qualità di imprenditore. Eppure è la risposta più plausibile, nonostante quello che ci raccontano i suoi cantori; certe notizie, che si cerca di occultare a tutti i costi, sono come la merda: vengono comunque a galla. Al di là del gas e di altri prodotti sovietici di cui Silvio è ghiotto (è un grande estimatore della patata russa...), Lui non va solo per importare, ma soprattutto per esportare. La pizza? Il mandolino? Le canzoni di Apicella? La spazzatura di Napoli da vendere alla mafia russa? Democrazia? Suvvia, siamo seri. Pochi sanno che la Russia ha tra i progetti imminenti quello di modernizzare il suo sistema televisivo, facendo quello che qui in Italia è gia parzialmente avvenuto: il passaggio dall'analogico al digitale. E a quale azienda ha deciso di affidarsi la Russia per questo delicato passaggio? E' facile dai: inizia per M e finisce per ediaset. Che non si occuperà delle infrastrutture della nuova tv, ma dei contenuti della tv stessa; l'azienda del nostro presidente, colosso televisivo in Italia, si occuperà dunque dei programmi, delle produzioni e della cosa più preziosa quando si parla di tubo catodico: i diritti tv! Inoltre, sono state immediatamente smentite altre voci riguardanti l'acquisto di azioni del Milan da parte di Gazprom, giusto per restare in tema.
Non fanno poi così schifo i comunisti... Magari coglioni al momento del voto sì, però i soldi non hanno odore, checchè ne dica Travaglio coi suoi libri. Lontani i tempi di Nikita Kruscev che salutava il mondo occidentale con un "dasvidania"; adesso a pronunciare quel "dasvidania capitalista" è Berlusconi, rivolgendosi al libero mercato italiano ed europeo. Perchè la sua azienda multimediatica non compete alla pari, ma in posizione dominante per (de)merito del suo padrone, che stringe accordi favorevoli a Mediaset stessa coi panni di capo di un Governo. "Gli italiani hanno ormai digerito il conflitto d'interessi" ha affermato recentemente uno dei tanti portavoce, in questo caso Capezzone (il cui anagramma migliore è Cazzopene...), senza domandarsi perchè molti intorno a lui avessero due dita infilate in gola, mentre si rendeva perfettamente conto di cosa fosse quell'altra cosa infilata da un'altra parte... E così Mediaset prepara l'operazione Barbarossa, sapendo che questa volta difficilmente ci sarà un generale inverno che interverrà in soccorso dei poveri russi. Che magari si trovaranno, fra qualche tempo, un programma condotto dal marito di Maurizio Costanzo con degli isterici e lacrimosi pseudoballerini-cantanti-attori, dal titolo "Tovarish"... E noi rimarremo qui, naturalmente, continuando a schifare i comunisti e parlando del "bene del Paese" che fa Berlusconi, e magari dicendogli pure grazie. Anzi, "spaziba".
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