sabato 3 ottobre 2009

Uomini (?) di pace. Incetta di premi.

E' un periodo storico particolare; negli Stati Uniti c'è, per la prima volta nella controversa storia dell'uomo, un presidente nero, che in giro per il pianeta fa discorsi che strappano applausi e fanno pensare che un pò di speranza è rimasta. E infatti speri che possa governare anche per un secondo mandato, e pensi comunque che otto anni, per un uomo del genere, siano pochi. Ne meriterebbe tanti di più. Chi invece ha ottenuto molto più di quanto meritasse, ce l'abbiamo noi italiani: Silvio Berlusconi. Da quindici anni occupa pesantemente la scena politica italiana, e sono stati quindici anni intensi, pieni di battute, gaffes, editti, accuse di comunismo rivolte a destra e soprattutto (naturalmente...) a manca. Negli ultimi mesi poi c'è stata un'escalation (possiamo dirlo senza beccarci il solito insulto?) di ridicolaggine che ha attirato l'attenzione di tutto il globo. Un uomo, un premier, uno statista fate voi, che non riesce a tenerselo nelle mutande non è una cosa che stupisce, tanti hanno avuto il suo stesso vizietto, pure negli States (oltre a Clinton vedi anche Lyndon Johnson), però nessuno di questi si era mai spinto ai livelli di Berlusconi Silvio, ovvero a candidare le sue amiche di una o più notti. O addirittura a farle diventare ministre; per chiunque volesse querelarmi per quest'ultima affermazione: parlatene con Paolo Guzzanti, che lo va ripetendo da mesi e nessuno ancora l'ha querelato. Perchè? Forse perchè in quello che dice c'è qualcosa di vero? Torniamo a noi. Osservando l'immagine di questo post, molti comunisti e anti-italiani penseranno si tratti di uno scherzo, di una boutade. Non è così, cari compagni anti-italiani. E' tutto terribilmente vero! C'è di che rabbrividire, lo so. Ma stavolta non è stato lui ad autocandidarsi, o autoproclamarsi premio nobel, bensì alcuni dei suoi tanti scagnozzi si sono spinti a tanto. Esiste anche un sito e vi invito a dare un'occhiata Q U I. Si può leggere: la proposta non è stata avanzata da Berlusconi o dal Pdl, ma dai cinque soci fondatori di questo comitato. E' molto istruttivo leggere il perchè di questa candidatura, e notare come si riscrive a piacimento la storia di questi ultimi anni...

Ora, non nascondo che ho sempre ammirato Silvio Berlusconi, prima come imprenditore che si è fatto da solo, certo con una spintarella di organizzazioni non propriamente limpide ma chi non l'avrebbe fatto al suo posto?, poi come abile politico ed infine come statista, il migliore nella storia d'Italia. Però non pensavo sinceramente che il Nobel fosse alla sua portata, immaginavo avesse più possibilità per l'Oscar. D'altronde è stata memorabile la sua interpretazione, nel ruolo di attore protagonista, nel colossal catastrofico intitolato "L'Aquila"...



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12 commenti:

James ha detto...

sapevo della proposta (datemi un travelgum), ma vedere linkato il sito per il nobel a berlusconi... urgh!
magari si imbarazza anche lui (si spera) per cose di questo tipo, abbiamo raggiunto il top.
ieri ho visto annozero su yt, pensavo alla ragazza laureata in giurisprudenza che han fatto parlare verso la fine... quella con 120db di "si vergogni... voi avete candidato..." (solo questo ha detto!). beh mi sembra il tipo di persona che potrebbe ideare porcate disgustose e vergognose come questa del nobel per la pace.

Matthew ha detto...

Io ho visto solo una cagna che abbaiava: "Le banche non hanno firmato i Tremonti bond e noi giovani dobbiamo fare un mutuo di quarantanni per comprarci la ba... la casa!"
Aveva anche degli orecchini splendidi made in Telemarket...

James ha detto...

ahahh già è vero! mi ricordo anche "lintelligen...inte..intellighe-inteligen"... fantastica.

Matthew ha detto...

A dir poco irritante. Mi è sembrata la versione femminile di Gasparri...! E non avrei mai immaginato potesse esistere!

Il sito della candidatura al Nobel scrive questo nella sezione 'Perchè Silvio Berlusconi?': "Un uomo che ha saputo coniugare, con la sua vita, le sue opere ed azioni, il pensiero liberale di Milton Friedman, l´umanesimo economico di Wilhelm Röepke, l´aspirazione di Muhammad Yunus a creare un sistema capitalista inclusivo e non esclusivo".
Una ricerca su wikipedia dei personaggi in questione chiarirà la stramberia delle affermazioni fatte (io avevo sentito nominare soltanto l'ultimo di questi, in relazione al microcredito).

Matthew ha detto...

LEGGETE perchè c'è da scompisciarsi!

"A cura di:
Giammario Battaglia
Promotore del Comitato della Libertà per il Premio Nobel della Pace a SIlvio Berlusconi

Nato a Milano, il 29 settembre del 1936, nel 1962 inizia la sua attività di imprenditore nel settore edile. Diventa il primo operatore italiano nella realizzazione di centri residenziali e centri commerciali (Milano 2, Milano 3, il Girasole). Nel 1980 fonda Canale 5, la prima rete televisiva nazionale, a cui si aggiungono Italia 1 (1982) e Rete 4 (1984). Grazie al successo ottenuto in Italia diffonde la televisione commerciale in Europa: in Francia con La Cinq (1986), in Germania con Telefünf (1987), in Spagna con Telecinco (1989).

Nel 1992, scoppia il caso giudiziario di Tangentopoli ed un’intera classe politica viene azzerata.

Poichè il Paese rischiava di finire nelle mani delle Sinistre, che prospettavano un futuro illiberale e di povertà, il 26 gennaio 1994, Silvio Berlusconi prende la decisione di abbandonare la sua attività imprenditoriale, per dedicarsi interamente alla politica e per contrastare la possibile dittatura silenziosa della gioiosa macchina da guerra, messa in campo da Achille Occhetto, ex segretario del Partito Comunista Italiano, poi PDS.

Fonda Forza Italia e si afferma alle elezioni politiche nel 1994 e nel 2001, diventa Capo del Governo, ma non riesce a realizzare compiutamente il suo programma elettorale di rinnovamento dell’Italia, a causa dell’opposizione di alcune forze politiche della sua stessa maggioranza, troppo legate a logiche di partito.

Il 10 aprile 2006 perde, per pochi voti contestati, le elezioni, ma, il 2 dicembre 2006 più di un milione di italiani riuniti in Roma gli chiedono un atto di coraggio e di liberarsi dall’abbraccio mortale di alcuni dirigenti politici incapaci di lavorare per un’Italia migliore, e, soprattutto del Governo Prodi, incapace, quest’ultimo di risolvere qualsiasi problema, e che aveva portato il prestigio italiano all’estero ai minimi storici.

L’immagine dell’Italia nelle tv di tutto il mondo era, infatti, quella di Napoli sommersa dai rifiuti.

Il 18 novembre 2007 in Piazza San Babila a Milano annuncia di voler costituire un nuovo partito, al fine di riunire tutti i moderati ed il 14 aprile 2008, dopo la caduta del Governo Prodi, viene rieletto in Parlamento e nominato Capo di Governo.

In soli 100 giorni risolve il problema dei rifiuti a Napoli ed il 29 marzo 2009 fonda il Popolo della Libertà.

L’Italia, che per copa delle Sinistre, si era mostrata per ben due anni, dal 2006 al 2008, subalterna in Europa, ondivaga nella politica in Medio Oriente, incerta nei confronti delle minacce del terrorismo internazionale, nei rapporti con gli Stati Uniti e con la Nato, titubante nel mantenere gli impegni presi, grazie a Silvio Berlusconi riacquistava la fiducia internazionale ed il ruolo che le spettava come Paese fondatore dell’Unione Europea.

Silvio Berlusconi ha rinsaldato il legame con gli Stati Uniti, ha mediato nella crisi in Georgia dell’agosto 2008, e tra USA e Libia, ha svolto, inoltre, un ruolo riconosciuto e autorevole per giungere a una pace duratura tra Israele e Palestinesi, ha ricreato tra Stati Uniti e Federazione Russa lo stesso clima di dialogo e di amicizia che era sfociato nel vertice di Pratica di Mare del 2003, e che pose definitivamente fine alla Guerra Fredda.

Matthew ha detto...

PART II:

CRISI RUSSIA-GEORGIA: LA MEDIAZIONE DI SILVIO BERLUSCONI

«Mai avremmo ottenuto un accordo tra georgiani e russi se Berlusconi non avesse fatto valere i suoi antichi legami di amicizia e fiducia con Vladimir Putin » (Nicholas Sarkozy, 24 febbraio 2009).

«Con Berlusconi ci siamo sentiti per mettere fine alla guerra. Mi piace. Ha dato prova di essere una persona intelligente, capace di muoversi con efficacia a livello diplomatico» (Mikhail Saakashvili, 19 maggio 2009).



Nei giorni più difficili della crisi il presidente Berlusconi ha messo in campo i suoi buoni rapporti con Vladimir Putin per fermare la guerra in Georgia e impedire lo scontro in campo aperto tra i due eserciti. Successivamente, il premier si è adoperato per fare in modo di giungere a una soluzione equilibrata della questione, assicurando il forte contributo dell’Italia all’azione condotta da Nicholas Sarkozy, presidente di turno dell’Unione Europea. Il Consiglio europeo straordinario tenutosi il primo settembre a Bruxelles, ha fatto propria la linea del “buon senso” fortemente auspicata dall’Italia. Da un lato l’Europa ha stigmatizzato il comportamento russo nel Caucaso e ha confermato la richiesta alla Russia di completare il ritiro delle sue truppe dalle zone occupate come condizione per negoziare accordi commerciali con Mosca; dall’altro lato non si sono imposte sanzioni e non si è interrotto il dialogo con la Russia, partner strategico irrinunciabile per la stabilità del mondo. L’Europa non può permettersi di considerare quello di Mosca un governo ostile, perchè senza la Russia non è possibile affrontare le delicatissime situazioni in Iran, Afghanistan e nel Medio Oriente. Se la crisi in Georgia non fosse stata risolta positivamente e si fosse ripiombati in un clima da nuova guerra fredda, sarebbe stata una catastrofe.

SILVIO BERLUSCONI E LE MISSIONI ITALIANE DI PACE

Silvio Berlusconi, consapevole dei doveri propri di una grande democrazia, ha sempre sostenuto, contro il parere contrario delle Sinistre, l’invio dei nostri militari nei territori di guerra, al fine di impegnarli in missioni di pace e di contrasto al terrorismo internazionale.
I militari italiani infatti sono apprezzati, ascoltati e richiesti, per le loro capacità e per i risultati ottenuti sul campo. In tutti i contesti in cui sono impiegati, le donne e gli uomini dei nostri contingenti si fanno apprezzare per il loro coraggio, la loro preparazione, la loro umanità, la loro capacità di entrare in relazione con le popolazioni civili che sono chiamati a proteggere.

Matthew ha detto...

PART III

SILVIO BERLUSCONI ED IL TRATTATO CON LA LIBIA

Silvio Berlusconi non solo è stato l’artefice delle positiva mediazione tra USA e Libia e della ripresa dei rapporti diplomatici tra i due Stati, ma è stato il protagonista della storica firma del trattato di amicizia e di cooperazione con la Libia.

Il trattato ha chiuso la questione del riconoscimento dei danni morali e materiali per il tempo in cui la Libia è stata una colonia italiana (1911-1945).

L’Italia, grazie a Silvio Berlusconi, è il primo Paese che nel rapporto con una ex-colonia ha riconosciuto le proprie responsabilità con atti concreti.

Muammar Gheddafi nella conferenza stampa del 10 giugno 2009 a Villa Madama ha dichiarato: “Un'era si è chiusa e ne è iniziata una nuova”. “I governi precedenti - ha detto Gheddafi - hanno fallito. Con loro non siamo riusciti. Quella di Berlusconi è stata una decisione storica coraggiosa, nel chiederci scusa per il colonialismo".
"Berlusconi è un uomo di ferro che ha preso una decisione storica".
"Riconoscere" la sofferenza creata, ha continuato Gheddafi, ha avuto il valore di "un simbolo di condanna … del dolore arrecato al nostro popolo”.
Ha poi concluso Gheddafi: “l'Italia è l'unico tra gli Stati coloniali a cui non possiamo rimproverare nulla, perché si è purificato da politiche imperialiste”.


NOMINA RASMUSSEN SEGRETARIO GENERALE NATO

Grazie ai buoni rapporti creati in questi anni, in questo caso soprattutto con la Turchia, e grazie alla ottima considerazione internazionale conquistata con il buon governo, Silvio Berlusconi ha anche avuto un ruolo decisivo nella nomina di Anders Fogh Rasmussen a segretario generale della Nato. Nella conferenza stampa finale del vertice Ue-Usa, il premier ha spiegato: "Tutti oggi mi sono stati grati e mi hanno ringraziato per il lavoro fatto con Erdogan. Senza il nostro intervento - ha sottolineato - non ci sarebbe stata la possibilità di arrivare alla nomina del nuovo segretario generale, e questo sarebbe stato un fatto gravissimo".Infatti il premier italiano ha avuto una lunga conversazione con Erdogan durante la fase negoziale per la nomina del nuovo segretario. La Turchia era l'unico Paese della Nato che si opponeva all'elezione di Rasmussen."

Tore ha detto...

Molto efficace, nel sito che promuove la candidatura al Nobel per il nostro premier, la pagina "Testimonial d'eccezione". Avrà grande effetto presso il Comitato Norvegese.

Matthew ha detto...

Oh cielo, pure qui 'na zoccola! E' incredibile!

Matthew ha detto...

La candidatura di Silvio è stata spostata al 2010...

Tore ha detto...

Nel frattempo per i più impazienti c'è un gruppo su facebook che sostiene la candidatura di Silvio al Nobel per la Pace Eterna:

http://it-it.facebook.com/group.php?gid=264228465283&ref=share

Matthew ha detto...

Meraviglioso! E poi anche lui si è autodefinito Silvio da Arcore, parlando con Bagnasco...