Da tempo non postavo qualcosa sul blog, impegni relativi alla tesi, pigrizia, timore di passare per un qualunquista anti-berlusconiano...forse solo pigrizia...
En tout cas stamattina mi hanno fatto veramente ridere le accuse rivolte da Berlusconi in risposta all'editoriale apparso ieri sul Times ("Il clown cala la maschera") ... il nostro (ahimè premier) ha tacciato come "comunista" uno dei quotidiani più autorevoli del mondo , anzi ha addiritura affermato che la sinistra italiana, incapace di organizzare una benchè minima opposizione, sarebbe all'origine delle reazioni del Times! Fantastico!
Una delle peculiarità di Berlusconi sta nel riuscire a trasformare ogni attacco rivolto al suo operato, sia pubblico che privato, come una "mossa" della sinistra e dei comunisti che operano in segreto contro la sua persona...
Repubblica ricorda come qualche tempo fa il premier sia riuscito nell'impresa di definire "comunista" un giornale liberal-capitalista come "L'economist", soltanto perchè evidenziava la sua ineleggibilità a causa della miriade di conflitti d'interesse e beghe giudiziare che da tempo immemore lo caratterizzano...
Ora punta il dito contro Murdoch ( suo avversario mediatico ) e il Times, che non mi pare siano proprio emblema dell'estrema sinistra...ma ricordiamo anche le pesanti accuse rivolte alla magistratura, le celeberrime "toghe rosse": dicesi toga rossa, un giudice che, indagando nei confronti del premier, arriva a stabilire ad un certo grado di giudizio, una sua responsabilità penale in relazione alle azioni illegali riscontrate durante le indagini del processo in corso.
A questo punto mi chiedo se anche Fini, quando dichiarò (prima delle politiche del 2008) di non voler avere più a che fare con Berlusca ( salvo poi una ritrattazione all'indomani del voto) fosse stato influenzato dalla "potente sinistra italiana".O magari anche Casini, data la sua scelta (?) di non far più parte della coalizione, avrà avuto qualcosa di rosso che arde nell' animo...
La settimana scorsa, il suo "Giornale" ha dedicato ampio spazio al processo Mills indicando con precisione il nome del premier come "corruttore" ( parlo del primo articolo uscito a riguardo all'indomani della conferma della sentenza, vi prego nel casolo leggiate di non far caso al titolo, che è statomodificato il giorno seguente), per poi ovviamente nei giorni successivi dare ampio spazio alle sue dichiarazioni riguardo "certa magistratura" ecc....che sia stata opera dei comunisti anche quell'articolo?
Per non parlare dei rossissimi "repubblica", "il corriere", "la stampa", oltre alle varie testate internazionali come "Washington post","Independent","24Heures","Le monde", "El pais" e via dicendo...vi sengnalo a proposito una interessante rassegna stampa dei principali giornali stranieri riguardo il caso Noemi riportata da repubblica.Vi segnalo anche un bell'editoriale di D'avanzo intitolato "Un mese di contraddizioni poi arriva la verità ad personam";secondo lui le ricostruzioni di Berlusconi stanno in piedi come un "sacco vuoto"...e come dargli torto?
En tout cas stamattina mi hanno fatto veramente ridere le accuse rivolte da Berlusconi in risposta all'editoriale apparso ieri sul Times ("Il clown cala la maschera") ... il nostro (ahimè premier) ha tacciato come "comunista" uno dei quotidiani più autorevoli del mondo , anzi ha addiritura affermato che la sinistra italiana, incapace di organizzare una benchè minima opposizione, sarebbe all'origine delle reazioni del Times! Fantastico!
Una delle peculiarità di Berlusconi sta nel riuscire a trasformare ogni attacco rivolto al suo operato, sia pubblico che privato, come una "mossa" della sinistra e dei comunisti che operano in segreto contro la sua persona...
Repubblica ricorda come qualche tempo fa il premier sia riuscito nell'impresa di definire "comunista" un giornale liberal-capitalista come "L'economist", soltanto perchè evidenziava la sua ineleggibilità a causa della miriade di conflitti d'interesse e beghe giudiziare che da tempo immemore lo caratterizzano...
Ora punta il dito contro Murdoch ( suo avversario mediatico ) e il Times, che non mi pare siano proprio emblema dell'estrema sinistra...ma ricordiamo anche le pesanti accuse rivolte alla magistratura, le celeberrime "toghe rosse": dicesi toga rossa, un giudice che, indagando nei confronti del premier, arriva a stabilire ad un certo grado di giudizio, una sua responsabilità penale in relazione alle azioni illegali riscontrate durante le indagini del processo in corso.
A questo punto mi chiedo se anche Fini, quando dichiarò (prima delle politiche del 2008) di non voler avere più a che fare con Berlusca ( salvo poi una ritrattazione all'indomani del voto) fosse stato influenzato dalla "potente sinistra italiana".O magari anche Casini, data la sua scelta (?) di non far più parte della coalizione, avrà avuto qualcosa di rosso che arde nell' animo...
La settimana scorsa, il suo "Giornale" ha dedicato ampio spazio al processo Mills indicando con precisione il nome del premier come "corruttore" ( parlo del primo articolo uscito a riguardo all'indomani della conferma della sentenza, vi prego nel casolo leggiate di non far caso al titolo, che è statomodificato il giorno seguente), per poi ovviamente nei giorni successivi dare ampio spazio alle sue dichiarazioni riguardo "certa magistratura" ecc....che sia stata opera dei comunisti anche quell'articolo?
Per non parlare dei rossissimi "repubblica", "il corriere", "la stampa", oltre alle varie testate internazionali come "Washington post","Independent","24Heures","Le monde", "El pais" e via dicendo...vi sengnalo a proposito una interessante rassegna stampa dei principali giornali stranieri riguardo il caso Noemi riportata da repubblica.Vi segnalo anche un bell'editoriale di D'avanzo intitolato "Un mese di contraddizioni poi arriva la verità ad personam";secondo lui le ricostruzioni di Berlusconi stanno in piedi come un "sacco vuoto"...e come dargli torto?
Avrei tante altre fonti da segnalarvi, ma penso che avrete già cercato e letto abbastanza se siete arrivati addirittura a leggere il mio post, perciò vorrei tornare sui binari del discorso iniziale, ovvero il concetto che Berlusconi ha di "comunismo" e il conseguente concetto di destra, di liberale e di conservatore.
E' stupefacente come scambi facilmente dei liberal-conservatori per comunisti, come nel caso più recente capita a Marco Travaglio, o più in generale come qualsiasi tentativo da parte dell' informazione di risollevarsi dal torpore operato dal suo dolce regime dell'illegalità venga subito bandito come un "atto eversivo e comunista".
Il problema dell 'Italia non sta nè a destra nè a sinistra, ma (a parer mio) nella legalità e nel rispetto delle istituzioni, a partire dalla costituzione. Solo rispettando tali presupposti si potrà parlare di differenze ideologiche. Il concetto liberale di Berlusconi si basa su una sorta di "laisser-faire" non certo simile alle iniziative fisiocratiche relative alla rivoluzione francese, ma piuttosto identificabile all'interno di scorciatoie e sotterfugi atti ad aggirare la legalità per il proprio tornaconto. Se liberale significa liberarsi della legalità, allora temo che lo stesso popolo di destra, più che l' opposizione, dovrebbe preoccuparsi di chi e come viene rappresentato.
Il fenomeno dell'" anticomunismo diffuso" non è certo un'invenzione Berlusconiana, e Noam Chomsky ( probabilmente il più grande intellettuale vivente sul pianeta) lo identifica in uno dei 5 filtri preventivi operati dalla stampa americana nella selezione delle notizie...Bisogna difendersi dalla cultura dell'illegalità, per salvaguardare innanzitutto i nostri diritti, e in secondo luogo per reinserire le questioni politiche all'interno della politica stessa.
E' stupefacente come scambi facilmente dei liberal-conservatori per comunisti, come nel caso più recente capita a Marco Travaglio, o più in generale come qualsiasi tentativo da parte dell' informazione di risollevarsi dal torpore operato dal suo dolce regime dell'illegalità venga subito bandito come un "atto eversivo e comunista".
Il problema dell 'Italia non sta nè a destra nè a sinistra, ma (a parer mio) nella legalità e nel rispetto delle istituzioni, a partire dalla costituzione. Solo rispettando tali presupposti si potrà parlare di differenze ideologiche. Il concetto liberale di Berlusconi si basa su una sorta di "laisser-faire" non certo simile alle iniziative fisiocratiche relative alla rivoluzione francese, ma piuttosto identificabile all'interno di scorciatoie e sotterfugi atti ad aggirare la legalità per il proprio tornaconto. Se liberale significa liberarsi della legalità, allora temo che lo stesso popolo di destra, più che l' opposizione, dovrebbe preoccuparsi di chi e come viene rappresentato.
Il fenomeno dell'" anticomunismo diffuso" non è certo un'invenzione Berlusconiana, e Noam Chomsky ( probabilmente il più grande intellettuale vivente sul pianeta) lo identifica in uno dei 5 filtri preventivi operati dalla stampa americana nella selezione delle notizie...Bisogna difendersi dalla cultura dell'illegalità, per salvaguardare innanzitutto i nostri diritti, e in secondo luogo per reinserire le questioni politiche all'interno della politica stessa.
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4 commenti:
x James :
Chrome non mi permette di modificare i caratteri, nn so perchè e mozilla crasha dopo 30 secondi, perciò vedi se riesci a rendere in Verdana anche la seconda parte del testo...thanks
Beh potremmo allora dire che per "il proprio tornaconto" sia stato necessario svuotare di significato concetti come politica, democrazia, rappresentanza, destra-sinistra, informazione e via dicendo? Non so se sia contingente o frutto di un preciso piano. Credo che in Italia la furbizia e la "scappatoia" siano tradizioni consolidate, Berlusconi ha spostato l'asticella così in alto da essere invisibile. E' triste perché sembra essere questa la lezione, la filosofia della scappatoia (in tutte le salse - politica-mediatica-finanziaria-giudiziaria-fiscale ecc), di cui egli appare massimo teorico (mirabili teorie su toghe rosse, evasione fiscale, corruzione, attacchi alla stampa, condoni ecc.) nonché primo esecutore e beneficiario. Non siamo culturalmente preparati a capire che questa "filosofia" (e provo ribrezzo a definirla così) non è un vantaggio per la collettività; è un sintomo dell'antipolitica (quella vera), cavalcata alla nascita (vedi tangentopoli) dal signore di Arcore. Berlusconi non sarebbe presidente e forse sarebbe col culo in terra se ci fosse (stata) fiducia nelle istituzioni, nei partiti, nella politica. Per questo motivo non ha alcun interesse ad alimentare questa fiducia, anzi attacca di continuo stampa, magistratura, opposizione, i suoi stessi alleati, porta la feccia e l'incompetenza in parlamento. Questa è la spiegazione che do a me stesso.
OT. Fatto. ma era la prima parte a non esserlo (verdana giustificato).
x Firefox, prova a togliere tutti i componenti aggiuntivi, uninstall e poi reinstall. vedi se va. non credo che Crome possa impedirti di modificare i caratteri, credo che senza volerlo tu sia passato accidentalmente da "scrivi" a "modifica html", il che non ha permesso di applicare la formattazione del testo uniforme.
hai ragione,sia riguardo il problema politico,finanziario,giuridico ecc. sia sulla formattazione del testo...
una cosa che odio profondamente e il fatto di non poter parlare di pseudo politica senza citare almeno una volta berlusconi.
che palle.
è peggio del prezzemolo, e cmq lui è solo la punta di una piramide di merda quale la nostra classe politica, xke in tanti cavalcano l ondadell illegalita, destra sinistra centro partitini partitoni amministrazioni locali ecc.la vera politica è quella della spallata quella del favoritismo la vera antitesi della meritocrazia della democrazia e di tutti quegli ideali belli a dirsi e impossibili da realizzare all interno di un tal sistema.
ci vorrebbe un bel corso di politica ed economia base per tutti i cittadini italiani.è inutile parlare di opinione pubblica, uno l'opinione ce l ha se sa di cosa parla, altrimenti sono parole gettate al vento...il tuo post " provocazione" in sostanza dice questo, ovvero chi deve esprimersi ( il voto è una forma di espressione) non può prescindere da una certa conoscenza.sarebbe come chiedere al papa di discorrere dei problemi della sessualità, come chiedere ad un uomo di descrivere i dolori mestruali o come domandare ad un neonato cosa ne pensa delle scalate bancarie.
e tra chi dovrebbe evitare di esprimere opinioni volanti includo anche coloro i quali cavalcano l'onda della cosidetta controinformazione, intendo i seguaci ciechi di grillo travaglio flores d'arcais ecc, quelli che si informano soltanto su voglioscendere beppegrillo.it e micromega e si convincono di aver capito tutto.
non bisogna mai dimenticare che una opinione coi controcoglioni necessita di un determinato spirito critico.
travaglio si può permettere di dire certe cose xke questo spirito ce l ha ma noi lettori dovremo essere in grado di far altrettanto.
che l informazione sia una merda è evidente basta farsi ogni tanto una rassegna stampa nn c'e' bisogno di travaglio x scoprirlo, anche se trovo opportuno ringraziarlo x il suo importante lavoro in quanto mette in luce alcuni aspetti che vengono celati dal resto della stampa.
il qualunquismo non serve a un cazzo, ne da una parte ne dall' altra.
Infatti, con poche eccezioni "la gente" lo sa benissimo chi ci governa. Probabile che anche stavolta finisca come le volte precedenti (qualcuna tragica, qualcuna farsesca), cioè gli italiani grideranno "basta così, adesso è troppo" quando lo starà già facendo il loro vicino di casa. E ancora una volta gli italiani consacreranno la propria italianità.
Cambierà mai la cultura di questo popolo col fascismo nei cromosomi? Io sono molto scettico...
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