venerdì 26 dicembre 2008

Summer in the city.

Continuo con musica e video, la scrittura latita e non mi va di rintracciarla: anch'essa ha bisogno dei suoi spazi e dei suoi tempi. Siamo in pausa di riflessione, io e lei...

Una frase mi ha colpito e in questi giorni ci penso in maniera ossessiva. Una frase detta da qualcuno che non conosco, e per fortuna, aggiungo! La frase è questa: "Il medio evo della musica va dal 1964 al 1983". Ora, il termine "musica" in questo caso è talmente generico che forse non è il caso di star qui ad approfondire, ma comunque considerare un periodo buio quasi un intero ventennio, e soprattutto quel ventennio (lo scrivo minuscolo a scanso di equivoci...), è un oltraggio. In quegli anni la "musica di largo consumo" (che brutta espressione!) ha cominciato ad evolversi, mutando profondamente a velocità supersonica. E non dico "supersonica" a caso... La "musica" del 1964 è totalmente differente da quella del 1983, così come è differente anche da quella del 1967, appena tre anni dopo. Considerare medio evo quello che è stato un periodo rivoluzionario (e non solo musicalmente parlando!) mi sembra davvero stupido; come si può passare da Elvis ai Queen (che comunque si formarono nel 1970 e debuttarono nel 1973...) senza conoscere ciò che è avvenuto nel frattempo?! Mah, misteri della mente umana, in grado di concepire grandissime cose ma anche capace di lasciarsi andare a pensieri un pochino idioti. Il medio evo probabilmente è di chi si rifiuta, a prescindere, di ascoltare...
Per il filmato mi affiderò ad un gruppo non conosciutissimo, e anzi mi sono stupito di aver trovato il filmato su youtube...! L'anno è il 1966, appena l'inizio del "periodo buio". E già la luminosità era talmente accecante da non poter essere guardata direttamente...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

oi...oi....la scrittura latita...
è lo stesso mio problemino e attendo pure io ispirazione...
niente di meglio, comunque, che ragionar di storia della musica e analizzarne le evoluzioni...

Anonimo ha detto...

oi...oi....la scrittura latita...
è lo stesso mio problemino e attendo pure io ispirazione...
niente di meglio, comunque, che ragionar di storia della musica e analizzarne le evoluzioni...

follementepazza ha detto...

uffa non riesco a far partire(non è molto corretto forse il termine partire) il video...
cmq.se si in pausa di riflessione cn la scrittura a me nn sembra qlksina la hai scritta...:-)
va bè...ti auguro che le "questioni amorose" con la tua scritura si risolvino al più presto:-P....
meglio che smetti di scrivere cavolate...
ciau...

Matthew ha detto...

@ Lorenzo: concordo, niente di meglio! Probabilmente la mancanza d'ispirazione è un problema più comune di quanto pensiamo...!

@ Follementepazza: io ho i miei tempi, la scrittura ha i suoi. Quando ci ritroveremo, sarà più bello di prima. Forse.

Veggie ha detto...

Penso che la musica sia un qualcosa di talmente personale che non si possono fare generalizzazioni ne definire certi periodi musicali "bui"... La musica non è quella che i compositori scrivono e i cantanti intonano, ma quella che le persone come noi percepiscono... quello che è in grado di darci... e prescindere dall'anno in cui è stata composta.

Anonimo ha detto...

Non si sa di chi sia il commento... chiunque sia è il Marcello Pera della critica musicale

Matthew ha detto...

@ Veggie: la musica è indubbiamente qualcosa di personale, ma è innegabile che abbia anche una valenza "storica".

@ Tore: son piegato dalle risate!