domenica 11 gennaio 2009

L'autografo di Materazzi.

Ieri sera ero allo stadio San Siro, per vedere l'anticipo Inter-Cagliari. 1-1 il risultato finale, che avrebbe potuto benissimo essere 1-3 per la formazione rossoblù. Purtroppo per il Cagliari però molti suoi giocatori hanno due piedi sinistri (o due destri: vedi Biondini e Pisanu...). Ma non è sulla partita che mi voglio soffermare, bensì sul dopopartita. Una volta fuori dallo stadio, a fine gara, mi sono diretto verso l'uscita dei giocatori dell'Inter, deciso a non farmi sfuggire l'occasione di ricevere un autografo. L'eccitazione era altissima: quale dei tanti campionissimi nerazzurri mi avrebbe concesso tale privilegio? Burdisso, ad esempio? O Quaresma? Quale atleta nel pieno della sua esplosività fisica si sarebbe fermato davanti a me per pochi istanti? Figo? O magari Crespo...? Ero lì che mi contorcevo nell'emozione, aspettando uno di quegli uomini stravolti dalla fatica dopo una settimana di intenso lavoro e un'ora e mezza di sforzo al limite delle possibilità umane. Ecco, finalmente intravedo qualcuno! Sì, è lui! Marco Materazzi! Nello spogliatoio nerazzurro è considerato l'"intellettuale" del gruppo, dopo che qualche tempo fa tenne un seminario di approfondimento sul libro delle barzellette di Totti. Seminario molto apprezzato dai compagni, pure da chi aveva poca dimestichezza con l'italiano (vedi Ibrahimovic, Maicon, Toldo...). Si avvicina a me con passo felpato, nelle mani che sudano tengo la penna e un brandello di carta che ho rimediato nell'emergenza. Matrix ha un fisico possente, è alto e robusto e man mano che si avvicina diventa sempre più grosso. E penso: "Tutto quell'allenamento serve eccome! Un fisico del genere si costruisce solo con settimane di lavoro massacrante!". Ecco, è davanti a me! "Marco, un autografo!" gli dico. Mi guarda con un'espressione dubbiosa, poi vede quello che ho in mano e sorride. Gli porgo la penna e lui lascia, su quel brandello di carta, la sua preziosissima, per me, firma. Quindi mi restituisce la penna, sorride e si allontana di nuovo senza dire una parola. Attendo un attimo prima di guardare l'autografo, voglio assaporare il momento fino in fondo, godermi le luci esterne di San Siro... Ecco, non resisto più, voglio leggerlo:


La X di MatriX! Che soddisfazione immensa...!



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5 commenti:

Veggie ha detto...

Bellissimo... Posso solo immaginare la tua emozione... ^____^

Anonimo ha detto...

E' da apprezzare lo sforzo!

follementepazza ha detto...

ihih....si vede che era in piedi se no...ci metteva più impegno a fare la x...gli è venuta un pochino storta...
;-)
buonagiornata

Ale ha detto...

hahah :D :D

Anonimo ha detto...

Ciao Matthew,
sono Manuel di ManuBlog. Tempo fa avevamo fatto uno scambio link,e ora, poichè ho cambiato sito ti volevo chiedere se potevi cambiare il mio indirizzo.
Sono passato da http://freemanu.blogspot.com a http://manublog.org.
Quando l'hai cambiato, ditemmelo così ti aggiungo alla nuova lista di blog amici, ciao!