lunedì 23 febbraio 2009

Ugo Cappellacci - Per chi vuole saperne di più.

Nelle settimane scorse abbiamo parlato tanto di Renato Soru, candidato del Partito Democratico per le elezioni regionali in Sardegna, e abbiamo parlato pochissimo invece del candidato del Partito del Popolo della Casa delle Libertà che Forza l'Italia, risultato poi vincitore: Ugo Cappellacci. Bene, oggi presentiamo il futuro governatore della Sardegna, che pochi conoscono (anche all'interno del suo partito). Tutti i dati e le foto sono tratti dal suo sito personale; ecco come si presenta (tra parentesi i miei commenti...).

Ugo Cappellacci,
la risposta a Soru per la Sardegna

Un tecnico al servizio della politica [il testo è stato modificato dopo le elezioni: in origine era "un tecnico PRESTATO alla politica"; prestito di cui la politica poteva fare tranquillamente a meno, un affarone invece per la tecnica...]. È la sintesi [non è una sintesi, è una descrizione romanzata della sua vita professionale...] che descrive la vita professionale, l'impegno e il contributo di Ugo Cappellacci alla fondazione e al consolidamento di Forza Italia in Sardegna.
Nato a Cagliari nel 1960, e di famiglia sarda DOC (il nonno è stato il primo Sindaco di Iglesias del Dopoguerra e Consigliere Regionale), sposato e con tre figli [vuole convincerci che è sardo, un pò come Berlusconi vuole convincerci che è alto...], è considerato un volto emergente nel panorama politico dell'Isola [volto emergente? Prima delle elezioni non lo si era mai visto. E si è continuato a non vederlo durante tutta la campagna elettorale...].
Dottore commercialista, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio all'Università di Cagliari con il massimo dei voti e la lode [e continuiamo a tagliare i fondi all'istruzione!], ed esercita a tutt'oggi la professione con un proprio Studio, ricoprendo inoltre incarichi di amministratore e revisore di diverse società. Ciò gli ha consentito di maturare una ampia conoscenza ed esperienza dei diversi settori produttivi del sistema economico regionale [l'esperienza di figlio del commercialista di Berlusconi è quella più significativa...].
Dal 2004 alla fine del 2008 è stato Assessore alla Programmazione e Bilancio del Comune di Cagliari [Programmazione e Bilancio? Sarebbe...? Un assessorato per aumentare poltrone, presumibilmente. Inoltre, insieme al presidente della Regione Masala, è stato indagato nell'indagine Cisi, costola della più importante maxi-inchiesta Fideuram sulla truffa agli enti regionali. Secondo l'accusa, avrebbe firmato tre decreti assessoriali del maggio e giugno 2004 (alla vigilia del voto) con i quali autorizzava il pagamento degli emolumenti a Guida e agli altri membri del consiglio d'amministrazione del Cisi. Compenso per prestazioni che non sarebbero state mai svolte. Ecco l'ampia conoscenza ed esperienza!], quando si è dimesso per intraprendere la candidatura alla Presidenza della Regione Sardegna.
Dopo aver guidato, in qualità di Commissario, il partito di Forza Italia nella Provincia di Cagliari, è stato eletto all'unanimità [unanimità di chi?! Di Berlusconi...?] Coordinatore provinciale del partito. Dall'agosto 2008 è divenuto poi Coordinatore regionale.
Apprezzato in particolare dai giovani per dinamismo e spirito di intraprendenza [dinamismo e intraprendenza sono ben visibili nella foto in alto che lo ritrae...], Ugo Cappellacci ha le competenze, il carisma e l'intuito [competenze, carisma e intuito?? Allora Berlusconi è davvero alto, giovane e con una chioma folta!] per promuovere attività innovative tese alla crescita economica, produttiva e occupazionale della Regione.

Il programma:
La Sardegna torna a sorridere

Ecco la foto-simbolo del suo programma: Cappellacci sorride, e noi di conseguenza sorridiamo insieme a lui...
"La Sardegna torna a sorridere", il Programma di Governo di Ugo Cappellacci. Fallimento di Soru [il fallimento di Soru è nel programma di Cappellacci...?], democrazia partecipata [che significa 'democrazia pertecipata'? E soprattutto cos'è una democrazia non partecipata?! E' ancora definibile democrazia...?], progetto per lo sviluppo dell’economia agricola e industriale del territorio, piano integrato di turismo, cultura, ambiente e sviluppo sostenibile, pianificazione urbanistica e paesaggistica, istruzione e ricerca, Grandi Opere e infrastrutture, famiglia, welfare e sanità, nuovo patto istituzionale [sì vabbè, un pochino più generico no...?].

Dopo il voto:
La Sardegna oggi

(Nella foto, lo stupore nel vedere il proprio nome, in piccolo accanto a quello di Berlusconi Presidente, nella scheda elettorale).
La Sardegna è una terra meravigliosa, abitata da gente straordinaria [dubito fortemente, giunti a questo punto...], che ha voglia di ritrovare serenità e guardare al futuro con ottimismo. La nostra Isola vive purtroppo una crisi senza precedenti [come tutto il mondo, del resto]. Una crisi che investe tutti i settori della nostra economia e del sistema sociale ed ha evidenti ripercussioni sulla vita quotidiana di ciascuno di noi [dipende da chi sta al governo e all'opposizione; in Sardegna c'era la crisi fino al 16 febbraio, in Italia c'era fino ad aprile...]. La crisi internazionale è aggravata dalla incapacità di chi, in questi cinque anni, avendo piena responsabilità di governo della Regione, non ha saputo dare alcuna risposta concreta ai Sardi [la crisi internazionale è stata aggravata da Soru, certo]. I dati sono impietosi. Sono dati che inchiodano clamorosamente chi ha governato la Sardegna [una persona seria, per di più se commercialista, a questo punto, riporterebbe i dati. Ma... dove sono le cifre...?]
L’economia è ferma, il PIL cresce pochissimo ed in ogni caso meno di quello medio nazionale. Nei settori portanti della nostra economia (agricoltura, industria, edilizia) si perdono occupati. La pubblica amministrazione non è più in grado di assorbire nuova forza lavoro ed anche nel settore del terziario l’occupazione aggiuntiva risulta fortemente precaria ed instabile [mentre nel resto d'Italia tutti hanno due lavori, tanto è alta l'occupazione...]. Peggiora il grado di apertura e di internazionalizzazione dell’economia regionale ed intere Province, come Nuoro ed Oristano, risultano ancora totalmente assenti da qualsiasi partecipazione al commercio estero [grado di apertura e internazionalizzazione?! Ma che stai a dì??].
Oltre 377.000 persone si trovano nello status di poveri con un aumento di circa 50.000 nell’arco degli ultimi tre anni. Ma, cosa ancora più grave, crollano i consumi [questo è un dato positivo, non negativo, ndr] della famiglie e siamo la Regione dove è più alto il tasso di indebitamento di ciascuno di noi verso banche e finanziarie [e la colpa è di Soru, giusto...?]; prestiti spesso utilizzati per far fronte non agli investimenti, ma ai beni di prima necessità, per poter vestire i nostri figli, poterli mandare a scuola e garantire loro un futuro [gli stiamo garantendo un futuro roseo, non c'è che dire...].
Cresce anche la disoccupazione. Il numero dei giovani laureati sardi risulta tra i più bassi in Europa. Abbiamo, inoltre, forti carenze, fra gli studenti delle scuole superiori, nella lettura [forti carenze nella lettura fra gli studenti delle scuole superiori?! Meno male che sei stato eletto: ora possiamo combattere l'analfabetismo!] e nelle materie tecnico-scientifiche [il punto di forza dei cinque anni di governo Soru è stato il diritto allo studio, con cifre che sono ben risapute].
Tutto questo è inaccettabile.
La Sardegna è una terra che merita molto di più [ora la Sardegna ha senza dubbio ciò che si merita].

E per concludere un elegante Cappellacci, con cravatta, che esulta: lo scorso venerdì hanno comunicato anche a lui il risultato delle elezioni...








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2 commenti:

James ha detto...

Ricordo una puntata dei Simpson in cui Ralph era candidato senatore o roba del genere; ne veniva comunque fuori che era il meno peggio. In questo caso...

Anonimo ha detto...

Ecco, se devo fare un'appunto, Cappellacci, a voler essere precisi, porta il collare, non la cravatta. Silvio B aveva provato, in passato, a dotarlo di fili, come tutte le marionette, ma in dieci minuti s'ingarbugliava tutto.
La speranza (remota, purtroppo) è che venga presto dotato di bracciale costrittivo.