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Sono stato contattato da luca bertazzoni dello staff di annozero per eventuali partecipazioni come pubblico "parlante"della prossima edizione...nell' attesa di ricevere qualche risposta pubblico le poche righe che mi sono state richieste come scheda di presentazione , una sorta di risposta alla domanda "cosa ti fa incazzare della situazione attuale".
"Cosa mi fa incazzare?La lista e' lunga, o forse sono solo tanti rami di un albero da potare alla radice...parliamo di politica,ma questa non esiste piu'...parliamo di ideali ma anche questi sembrano aver fatto il loro tempo...vivere sotto una finta democrazia per tanto tempo, continuare a veder recitare gli autori dei disastri socio-politico-economici senza che si prendano le loro responsabilita',accendere la tv e vedere solo puttane e puttanate,non avere piu la liberta' di scegliere il meglio ma il meno peggio, in cinque parole essere presi per il culo. I disastri e le ripercussioni sono enormi e cresceranno esponenzialmente...se tutto ruota attorno a potere e soldi ( spesso indistinguibili) e' inutile anche soffermarsi sui singoli problemi...a parer mio l'ignoranza la fa da padrona...nessuno nega l innata ambizione presente in maggior o minor misura nei singoli individui, ma le modalita' utilizzate per raggiungere uno scopo , beh queste si, possono venire attaccate. E soltanto degli stolti possono pensare di mandare avanti una barca che affonda, infischiandosene di tutto, leggi, costituzione...perch'e prima o poi affondera', prima o poi il controllo sull 'informazione diverra' impossibile (mi auguro grazie alla rete) o sara' guerra vera. Diceva un sociologo ( o filosofo) del secolo scorso,tale Emile Durkheim,che le leggi, in quanto espressione dei bisogni della collettivita', venivano promulgate ( o ritirate) dopo parecchio tempo rispetto alla reale percezione della popolazione e alla formazione di una certa idea chiamata "opinione pubblica". Quanto senso puo' avere oggi un affermazione di questo tipo? Forse il lodo-schifani, la ex-cirielli,( o scegliete voi tra le porcate approvate o meno dai governi ) sono "espressioni dei bisogni della collettivita"? Quale percezione ha realmente la popolazione, narcotizzata dai reality e informata da telegiornali sessualmente stimolanti (come studio aperto) di cio' che accade nel paese, e quali elementi concorrono alla formazione di una opinione pubblica presa per il collo e trascinata alla deriva...?
Stefano Atzei"