sabato 7 giugno 2008

Stronzi da odiare 2.0

Chicco Mentana. Per condurre il suo programma ha chiaramente scelto la pillola blu: non ricorda nulla. La sua risatina (nhgfkhaa...) compiacente è uno dei suoni più fastidiosi esistenti in natura. Si definisce "giornalista libero": mai una volta che abbia parlato dei processi a carico del suo padron.. ehm datore di lavoro. Per mantenere il posto dopo la cacciata dal tg5 è stata fondamentale la mancanza assoluta di spina dorsale. Lo immagino muoversi come un mollusco nel tempo libero...



Vittorio Feltri. Invitato ormai in qualsiasi trasmissione che abbia la pretesa di fare chiarezza sulle porcherie italiote, non risparmia al telespettatore la sua stupida arroganza. Direttore di Libero (giornale, o qualunque altra cosa esso sia, che vanta la collaborazione di Oscar Giannino e Renato Farina); delega l'idea delle prime pagine ad un babbuino bipolare con la sindrome di Tourette (e quando quest'ultimo è ricoverato per frequenti controlli, ci pensa lui in prima persona, mantenendo intatto lo stile...).
Ricordiamo come aprì Libero in occasione della caduta del governo Prodi... Non ci sono parole.
Passiamo oltre.





Maurizio Belpietro. Direttore dell'organo di stampa della famiglia del presidente, non si può definire giornalista per non oltraggiare il pudore. Le notizie gli piovono dall'alto, lui deve solo trascriverle come gli evangelisti. Tutto si riduce ad una questione di fede...
Quando il supremo è impegnato, produce, a tavolino, dossier urlati in prima pagina, a carattere 96,
su presunti misfatti commessi dai governi del centro-sinistra. Non c'è neanche bisogno di indagare: dai titoli si comprende che sono puttanate. Comunque mezza Italia s'informa leggendo soltanto i titoli.
Che amarezza...

Chiediamo scusa per la foto. Il 68% degli italiani lo considera Klaus Davi. Il restante 32% (tra cui noi) lo considera invece un emerito imbecille. Il Gran Visir degli imbecilli. Professione massmediologo, qualsiasi cosa ciò significhi. Cosa non ci si inventa per dar voce ai cretini! Immancabile in tv, con la sua cartelletta, qualsiasi sia l'argomento: dai rom alle veline non mancherà di citare il Der Spiegel! Imperversa anche nelle librerie con volumi di carta imbrattata d'inchiostro: ciò di cui parla è sconosciuto ai più. Le sue opinioni contano meno di zero, anche per chi lo "stima".
Se ci fate caso, nelle trasmissioni in cui è ospite il volume del suo microfono è sempre più alto: per destare dal sonno, in maniera molesta, il telespettatore, che gli dedica la stessa attenzione riservata alla pubblicità.
Klaus Davi: sinonimo di idiozia.

Hanno lavorato per voi Matthew & James.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è l'imbarazzo della scelta qua, stavo tentando di capire chi detesto maggiormente tra i quattro. Dovendo proprio scegliere, premettendo che sono d'accordo su tutta la linea, direi che Belpietro potrebbe di un pelo vincere il premio del più odioso. Il suo giornale è vergognoso, ma gli do sempre un'occhiata (naturalmente non lo compro, consulto la versione online) perché è una miniera d'oro per chi vuole monitorare il polso della (dis)informazione. Confesso, però, che quando lo vedo coinvolto in dibattiti televisivi, dopo le prime due o tre frasi sono costretta a cambiare canale... non ce la faccio proprio, mi scatena l'ulcera!

tizeta ha detto...

quattro bei tocchi di merda, non c'e' male davvero...selezione accurata!
vi ringrazio per aver inserito il mitico "chistriscianoninciampa" detto anche chicco...
Mi sento quasi di concordare col commento che sta sopra il mio riguardo il primo premio...
qualche puntata di annozero fa ricordo anche di aver assistito ad una discussione sul caso rete4 dove belpietro dava il meglio di se parare il culo al caro silvio...
c'era anche il povero di pietro che diceva cose giuste, ma cazzo se non impara a parlare come puo' essere capito dall italiano medio che prova ad informarsi sul caso e dopo tre parole perde la concentrazione...ormai non serve piu dire o meno la verita'...tanto la gente non sa nulla, basta sparare cazzate in modo chiaro e il confine tra realta' e menzogna non esiste piu'...

Matthew ha detto...

Il babbuino di Feltri è una creatura ai confini del mito: vogliamo conoscerlo!!