Da tempo non mi occupavo di politica,o meglio non parlavo delle varie leggi/porcate(o proposte di legge),non riuscivo piu'a farlo per via della deriva che sta prendendo il nostro sistema ,mi sembrava di frullare informazioni gia trite(cazzo travaglio mi precede su tutto,e lo fa anche molto meglio di me!) che non avrebbero svolto un reale ruolo informativo.
Ma stavolta ad attirare la mia attenzione e' stato il post di Beppe Grillo sulla nuova legge proposta da Franco Levi (PD),depositata alla Commissione Cultura della Camera,che mira a disciplinare il settore dell'editoria.
Il buon vecchio Beppe lancia un allarme a tutti i blogger(s) elencando una serie di punti cardine che realmente fanno impallidire;inoltre girando qua e la per la rete spopola il termine "legge ammazzablogger".
La prima redazione di questo post infatti e' stata spinta proprio dall'indignazione riguardo una norma cosi assurda, che avrebbe limitato la libera circolazione dell'informazione ,oltre alla mia personale attivita' di "blogger".
Innanzitutto vi riporto alcuni link utili,nonchè le fonti dalle quali ho tratto le informazioni realtive a questo post: La proposta di legge cui accennavo sopra ; La Legge sulla stampa(ancora vigente) dell'8 febbraio 1948, n. 47 ; la legge del 31 luglio 1997, n. 249,(per la regolamentazione e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi,l'AGCOM).
Procediamo con ordine;il concetto di prodotto editoriale viene esteso:-articolo 2- :Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione,di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione,quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
Cosi' come quello di attivita editoriale:-articolo 6- per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e alla distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative.
Proviamo a riassumere il contenuto degli articoli che "ci interessano" in correlazione alla legge del '48 e in particolare riguardo il reato per mezzo di stampa ( principalmente la diffamazione o l'ingiuria,per approfondimenti clicca qui) e il reato di stampa clandestina.
Dunque, secondo l'articolo 2 i blog dovrebbero essere compresi nella categoria di "prodotto editoriale",estendendo in un certo senso il significato rispetto alla legge del 48, che in quanto tale non poteva certo concepire l'esistenza della rete.
Proseguendo, secondo l'articolo 7-Ai fini della tutela della trasparenza,della concorrenza e del pluralismo nel settore editoriale, tutti i soggetti che esercitano l’attività editoriale sono tenuti all’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione, di cui all’articolo 1,comma 6, lettera a), numero 5), della legge31 luglio 1997, n. 249. Sono esclusi dall’obbligo della registrazione i soggetti che operano come punti finali di vendita dei prodotti editoriali- qualsiasi prodotto editoriale e' soggetto all'obbligo di registrazione al R.O.C.,e secondo l '8 comma1: -L’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa- tale registrazione "rileva" ovvero e' condizione necessaria affiche' le norme vigenti sui reati per mezzo di stampa vengano applicate.
Ma nel comma 3 dello stesso articolo:-Sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro- i blog(siti personali o a uso collettivo) vengono esclusi dall'obbligo di registrazione, quindi esentati dalle responsabilita' penali...in apparente opposizione con l'articolo 2 che pareva includerli nella definizione di prodotti editoriali mentre, quest' ultimo non li qualifica come tali!
A tal punto sorge spontaneo il quesito: cosa si intende per stampa clandestina?
Articolo 16,legge del '48-Chiunque intraprenda la pubblicazione di un giornale o altro periodico senza che sia stata eseguita la registrazione prescritta dall'art. 5, è punito con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire 500.000.La stessa pena si applica a chiunque pubblica uno stampato non periodico, dal quale non risulti il nome dell'editore né quello dello stampatore o nel quale questi siano indicati in modo non conforme al vero.
Articolo 5,legge del '48-Nessun giornale o periodico può essere pubblicato se non sia stato registrato presso la cancelleria del tribunale, nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi.
Quest'articolo viene emendato da quello che riporto qua sotto in quanto il R.O.C a tutti gli effetti sostituisce la vecchia registrazione presso il tribunale:
-articolo 7,comma 2 - L’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione è condizione per l’inizio delle pubblicazioni dei giornali quotidiani e dei periodici, e sostituisce a tutti gli effetti la registrazione presso il tribunale, di cui all’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47. Sono fatti salvi i diritti già acquisiti da parte dei soggetti tenuti a tale registrazione in base al citato articolo 5 della legge n. 47 del 1948.
Ne consegue che, nella definizione di "stampa clandestina" andranno compresi solamente quei prodotti editoriali pubblicati,che non rispettano le disposizioni di legge, tra le quali l'obbligo di iscrizione al registro,non contemplato nel caso dei blog dal comma3 dell'articolo8.
A questo punto il reale pericolo che corrono i bloggers e' semplicemente realtivo alla conseguente approvazione in parlamento della legge; come ben sappiamo il testo puo' essere modificato durante l'approvazione, e basterebbe eliminare il comma 3 dell' articolo 8 per far si che qualsiasi blog debba necessariamente registrarsi al R.O.C. e che quindi risponda penalmente, a tutti gli effetti, in quanto vero e proprio "prodotto editoriale".
Concludendo, il pericolo c'e', ma non e' relativo alla legge intesa cosi' com'è stata progettata...vi terro' aggiornati sugli sviluppi.Ad ogni modo spero di non aver frainteso nulla nella mia interpretazione, e di certo mi farebbe piacere se questo post arrivasse all'attenzione di Beppe, in modo da avere una sua opinione, dato che ha gia lanciato una campagna "salvablogger"e generalmente non commette questo tipo di distrazioni...
Staremo a vedere...
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77 commenti:
Ne approfitto per diffamare finchè siamo ancora in tempo: il nostro presidente del consiglio è un delinquente, corruttore e colluso con la mafia, in perenne conflitto d'interessi e visto dagli altri capi di stato europei come una sorta di bertuccia burlona utile per farsi due risate sull'inconsistenza italiota... No, aspetta: tutto questo è vero!
Bel post, è tornato il Tz "editorialista"...!
il governo berlusconi ha fatto di tutto per farmi scrivere e pure per farmi passare la voglia di farlo...
ma solo il pd poteva farmela tornare, con una cappella che non sarebbe venuta in mente nemmeno a quei dementi del pdl...
a questo punto si pone un quesito su ki sara' il peggiore... il pd ad averla proposta o il pdl a non averci pensato?
è l'n-esima porcata, la stronzaggine elevata a potenza. Credo (spero almeno!) che questa legge sia destinata a far discutere per qualche settimana per poi non essere approvata, così da rimandare le analisi sulla crisi economica. Non credo che il potere senta il "pericolo" di un'informazione libera... voglio dire, il premier controlla l'intera informazione televisiva, una parte importante della carta stampata e il 90% del mercato pubblicitario... io non avrei paura! Mi sembra semplicemente impraticabile, oltre che poco conveniente (per chiunque!).
Piuttosto mi fa riflettere, penso alla strategia: a sx cercano in tutti i modi di far passare l'idea di regime, a dx sembrano dar ragione (a parole) all'opposizione, ma il tutto si risolve in un niente (per le critiche probabili ho volontariamente rovesciato la sequenza temporale). STASI!
a leggere questa serie di leggi e commi ti si immagina in una stanza polverosa, strapiena di libri, un pc, una luce gialla su un tavolo... lo so che avevi un buon mojito tra le mani!
Dopo un analisi piu' attenta ho modificato radicalmente il post...consiglio ai "primi lettori" un'attenta rilettura...e a james di ricordarsi di postarlo su ok no o cmq di mettere il banner sotto che nn c'e'.
Quel mentecatto di Levi è la semplice dimostrazione di quanto pd e pdl la pensino uguale in tema di libera informazione, ma la lista sarebbe ben più lunga. Dovrebbero deportarlo, come il cognome suggerisce.
X Getz: Che Schifo!
@ Getz: nessuna censura in questo blog, ma non esageriamo.
Era un semplice freddura.
Un Paese dove "giovane, bello e abbronzato" è una carineria e "dovrebbero deportarlo..." diventa una semplice freddura necessita di qualche regala in più, non per ammazzare i blogger,certo, ma se non altro per marginare gli sconsiderati...
Sembra che non vedevate l'ora per provocare, state facendo una figura pessima.
Provocare...? Ho detto solo di non esagerare. Per te si trattava di "una semplice freddura", a me è parsa una frase eccessiva, e fuori luogo. Siamo nel 2008, parlare di deportazioni non è proprio il caso. Posso capire l'amarezza di fronte alla nostra politica, ma non sento la necessità di ulteriori estremismi. Leggi il titolo del post: la legge "ammazzablogger" potrebbe essere solo un falso allarme. Ti garantisco che, chi si è occupato del post, non è certo una persona che tende a minimizzare o sorvolare sulle questioni. Si è documentato, tra leggi e articoli, rivedendo anche la prima "stesura" del post. Un lavoro dettagliato insomma, non buttato lì per far "rumore".
- Se una frase si crede sia fuoriluogo non si dà dello sconsiderato altrimenti si crea della rissa verbale gratuita e provocatoria (mi riferisco ad anto, non a te matthew)
- Non ho mai parlato del contenuto dell'articolo.
Qui concludo, ciao a tutti.
Scusa se ti sei offeso, Getz! Credimi "sconsiderato" è il massimo dell'insulto che riesco a concepire e proprio perchè non amo le risse. Ma dopo la tua frasettina innocua (va bene così?) avresti meritato ben altro. Il mio, comunque, non voleva essere un attacco personale piuttosto una reazione dovuta e inevitabile. Spiacente!
Nessuna rissa verbale. Un confronto, anche acceso, ci può stare. Sinceramente, anche a me la frase sulla deportazione era sembrata un pochino sconsiderata. Getz ha precisato che si trattava di una battuta, mal riuscita probabilmente.
Anto frequenta il nostro blog e nelle sue visite ha sempre mostrato un certo equilibrio nelle sue opinioni, non credo che il suo intento fosse quello di aggredire o scatenare una rissa verbale. Per chiudere, concordo con Getz sulla vicinanza di pensiero fra Pdl e Pd in molte questioni, non solo quella di cui si parla in questo post. Sembra che a dividerli ci sia davvero solo la L...
Cambiando argomento: Anto, ti ho risposto nel post sul "debutto letterario"...
l'ho letto!
ragazzi sinceramente ho visto solo chiacchiere inutili...e ci terrei a precisare che i commenti di un blog nn hanno lo stesso peso di cio che dice il premier a livello internazionale dopo ke l america ha cambiato volto!
detto cio mi ha stupito come nessuno abbia commentato il contenuto del post, nessuno!!!!!!
Provo a spiegarlo in queste righe:
probabilmente la legge ammazzablogger non esiste, e' una bufala e' fumo sollevato inulimente, e il disegno di levi non e' negativo.questa e'la mia idea leggendo articoli e commi.
voi che ne pensate?
ho scritto che l unico modo per far si ke questa legge diventi dannosa sia levare il comma 3 dell articolo 8, quello ke esonera i blogger dalla registrazione, levando loro la presenza nella categoria "prodotto editoriale".
grillo ha sbagliato secondo me, xke nei suoi punti ci sono varie imprecisioni.
cosa ne pensate?
adesso vorrei sentire dei commenti validi...please...
Ho letto le 40 pagine del disegno di legge depositato il 9 giugno 2008 e lo approvo. Non perchè difendo ciecamente il fatto che sia stato proposto da un deputato del PD ma perchè questo è un argomento su cui si discute da molto tempo (anche nelle sezioni PD, compresa la mia sezione romana) e per la prima volta si avanza una proposta seria atta a responsabilizzare gli informatori e a tutelare gli informati. Il fatto che vi sia la volontà di normalizzare il settore deve incontrare favori non critiche fine a se stesse. C'è di vero che nessun disegno di legge è mai stato approvato senza le opportune modifiche, quindi credo che se mai la proposta verrà discussa vi sarà spazio per i dovuti miglioramenti. Tutto sommato, insisto, la legge è buona!
ok,e ti diro' sono d'accordo anche io.
ma non trovi allora che il polverone sollevato da grillo sia soltanto una bufala?
non trovi prematuro iniziare una campagna a favore dei blogger?
grillo ha una grande risonanza, e un errore del genere da parte sua mi pare da non sottovalutare,anche perche' a parer mio dovuto alla troppa leggerezza con la quale e' stato analizzato il testo.
Anche io ho letto per intero le 40 pagine, e anche qualche altra legge con codice penale alla mano, poiche' x sostenere la mia tesi non potevo certo rischiare di fare delle sparate.
in sotanzami chiedo xke si e' sollevata questa voce che tale legge possa essere antiblogger quando invece proprio quel comma 3 dell articolo otto , mette al riparo i blog?
e
Purtroppo Grillo non è nuovo a questo tipo di "interpretazioni", suppongo che il motivo risieda nella sua volontà (mai taciuta) di screditare la sinistra rappresentativa. Anche la paternità del disegno di legge giustifica l'attacco. Comunque non pretendo che si commenti il mio teorema, magari basato su supposizioni, ma che le crociate di Grillo siano viziate dal pregiudizio contro la sinistra mi pare più che evidente.!
Suppongo che il suo fine sia quello di far leva su coloro che pensano che tra PD e Pdl non ci sia troppa differenza. Sorry!
non so, sara' che ho sempre avuto una certa stima oltre ad una tacita fiducia sul suo operato,xcio ci son rimasto davvero male quando ho scoperto questo fatto...sempre sperando di nn aver frainteso e omesso nulla nella mia interpretazione!
in ogni caso trovo ridicolo ke un ragazzo come me , assieme al suo coinquilino siano riusciti a capire meglio il disegno di legge rispetto ad uno ke ha 2 milioni di accessi e uno staff abbastanza preparato...simili cantonate sono evidentemente da evitare
Quella di Grillo si chiama Retorica e nuoce gravemente alla salute mentale. Dal tono che hai usato sembra che tu ci sia rimasto veramente male, ma sbagli perchè dovresti essere fiero di te per non essere cascato nel tranello! Durante il V-Day a Bologna nel suo intervento Alessandro Bergonzoni, tra le altre cose, disse che avremmo dovuto obbedire solo a due Re: Re-sponsabilità e Re-azione, dimendicando però di stare nel Regno di Re-torica. Per quanto mi riguarda io divento Responsabile solo quando Reagisco alla Retorica ecco perchè Grillo lo prendo con le pinze.
Tizeta, l'hai visto questo?
http://it.youtube.com/watch?v=_1d6HBhzn5I
ovviamente mi ritengo abbastanza fiero del mio risultato, ma cio che mi fa incazzare e' che non bastano governo e opposizione a spararle grosse, ma ci si metta pure la controinformazione ( se cosi' si puo' chiamare) con analisi superficiali che seminano il panico.
Sono sempre piu' convinto che l 'unica persona della quale riesco a fidarmi quasi (dico quasi xke ecmq e' sempre bene verificare) senza appurare la veridicita' delle notizie sia marco travaglio e il suo staff.
Nel filmato che ho linkato, Travaglio c'è...
Ma vi siete assuefatti a tutto??? Il problema non è la legge in sè e cosa essa prevede, bensì il fatto stesso che si voglia "regolamentare" la blogosfera. Primo: anche se passasse una legge inoffensiva (e perchè allora promulgarla) nulla vieterebbe più nel tempo di renderla sempre più restrittiva.
Secondo: anziché chiedere libertà di fare informazione (ovvero abolizione dell'ordine che prevede che una testata possa essere diretta solo da un giornalista professionista) come avviene in altri paesi, voi vorreste applicare quella stessa non-libertà alla blogosfera (che attualmente sfugge ad una legislazione sulla carta stampata che, appunto, altri paesi davvero liberi non hanno)... Mah.
guarda, personalmente penso che sia stata proposta una legge per regolamentare il tutto in quanto nella legge del 48 non veniva contemplata la rete,e infatti la registrazione passa dal tribunale al roc.
in secondo luogo secondo la mia analisi questa legge dovrebbe in un certo senso tutelare i bloggers xke mette a riparo da eventuali tentativi di accomunare blog a testate giornalistiche grazie appunto al comma 3 dell articolo 8 che nn prevete l obbligatorieta' della registrazione.
la nn registrazione significa che non si puo procedere penalmente come rigaurdo una testata giornalistica, xke appunto chi nn e' registrato nn viene considerato come prodotto editoriale.
trovo di base che la legge sia stata scritta male, ci sono delle incongruenze, poiche in un articolo si specifica che qualsiasi pubblicazione in qualsiasi forma diventa prodotto editoriale e poi si escludono i blog nell articolo 8.
sinceramente ho scritto il post x sollevare una discussione e capirci qualcosa in piu...
se a te la situazione e' piu kiara prova a spiegarmela, te en sarei grato e non c'e' alcuna punta d ironia in quello ke dico, davvero.
Quando la legge Levi fu presentata per la prima volta, circa 2 anni fa se nn sbaglio, le conclusioni a cui è arrivato tizeta (che sono corrette) erano già evidenti e discusse in alcuni blog (escluso quello di Grillo che aveva lo stesso atteggiamento attuale).
Quello che ho sempre sostenuto riguardo la libertà della rete, indipendentemente dalla legge Levi, è che cominciare a legiferare a riguardo sia molto rischioso in quanto alla censura non si arriva con una legge ma con passi progressivi. Lo dimostra il fatto che nella legge Levi è sufficiente cambiare o eliminare un singolo articolo per stravolgerne gli effetti. E spesso si viene a conoscenza del cambiamento parziale di una legge solo dopo mesi. Se non ricordo male poi quello che più sembrava pericoloso la volta scorsa era la confusione generata dall'articolo che dice "L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità NON LUCRATIVE'' e l'articolo salvablog che invece esclude i siti e i blog "che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro", ma questi ultimi non sono attività lucrative e quindi potrebbero esser riconducibili a attività editoriali., o comunque c'è una certa confusione..
beh mettendola cosi posso effettivamente darti ragione, xke sono d' accordo sul fatto ke la possibilita di scambiarsi libere opinioni sui blog sia malvista dai politici.
credo che il pericolo ci sia eccome, ma forse e' ancora prematura parlarne in questi termini, e dico in questi termini non dico parlarne in assoluto.
certo sapere di che morte morirarai nn cambia nulla....
Ti faccio i miei complimenti, hai fatto un'analisi che condivido e soprattutto piena di dati concreti.
La legge così com'è formulata infatti non costituisce pericolo per tutti i blogger ma solo per coloro i quali, vedi ad esempio il sito di grillo, traggono profitto dal blog stesso in modo diretto attraverso banner pubblicitari; inoltre sono compresi anche quelli senza scopo di lucro, vedi onlus ed altro. Non vedo però un errore in questo, fondamentalmente Grillo usa il blog per farsi pubblicità sia per i suoi spettacoli che per i suoi libri e video, quindi non capisco perchè la legge sia sbagliata! Il fatto che poi lui stia cercando di aizzare i blogger contro la legge è ovvio, in ogni caso non va abbassata la guardia, come tu dici basta un emendamento a peggiore le cose!
Quindi vigiliamo.
ANCORA COMPLIMENTI!
ti ringrazio,anche perche'e' stato un lavoro abbastanza meticoloso e anche "noioso" in quanto avere a che fare con le leggi italiane e' come addentrarsi in una giungla a mani nude...
Non hai idea di quanti rimandi ad altre leggi sono presenti, che a loro volta rimandano ad emendamenti di altre leggi e via discorrendo.
La mia speranza e' che, non essendo uno specialista, abbia fatto una buona analisi senza tralasciare nulla, visto che si stanno mobilitando parecchie persone ,anche di rilievo ,e alcuni che stimo profondamente come marco travaglio, che ho visto parlare a favore della tesi di grillo nel video linkato da matthew qualche commento prima...
a questo punto mi chiedo se grillo agisca per interessi propri o realmente per difendere la "blogosfera" da leggi che potrebbero imbrigliarla.
Ti ho detto via sms cosa penso: Grillo vuole condannare l'idea di legge, più che la legge stessa. E da questo punto di vista, il commento di Daniele Sensi è il più "azzeccato"; Grillo stesso lo dice nel video: "finitela con queste leggi, basta con articolo 4 comma 5 etc."...
Credo che l'analisi che hai fatto tu, Tz, l'abbiano fatta anche loro. Ma mentre tu ti sei fermato sui fatti, ovvero il famoso comma 3 che tiene al riparo i blog, loro hanno ragionato in "prospettiva", temendo che in futuro quel comma 3 possa essere cancellato. E non mi sembra così assurdo, visto il Paese in cui ci troviamo. E' anche ovvio che Grillo abbia colto la palla al balzo per lanciare la sua accusa. Le regole già ci sono, dice lui, non ne servono altre. Se si segue il principio secondo cui la rete debba essere totalmente libera, allora questa legge è sbagliata. Se invece si ritiene che servano alcuni vincoli, si può discutere. Personalmente, sto a favore della totale libertà; anche perchè mi piace pensare che la rete possa essere in grado di "autoregolamentarsi", e ne discutemmo in passato con Icy, senza aver bisogno di interventi "esterni" ad essa. Un intervento non gradito, per quanto mi riguarda. Non dimentichiamoci che il tutto nasce dal fatto che l'informazione "tradizionale" non svolge più la sua funzione, di informare appunto: funzione affidata negli ultimi anni alla rete.
aspetta, xke penso che ci siano degli interessi dietro.
nn ricordo quale articolo della legge parlava di pubblicita, dovrei ricontrollarla, ma come dice democonvinto il pericolo sta x ki utilizza banner o cose simil
Scusate, ma credo che state sottovalutando il principio del disegno di legge Levi che ha come finalità la regolamentazione del settore editoriale. Il riferimento ai blog è presente nell'ormai citatissimo art.8 comma 3 ed è fuor di dubbio che non ha valore limitativo. L'esercizio di disciplina, quindi, si attua al variegato e non del tutto ordinato mondo editoriale informativo che rappresenta una falda anomala nel nostro sistema democratico. L'argomento ha la sua importanza in virtù della nostra inadeguatezza e soprattutto del ritardo dimostrato in materia che ha consentito all'Italia di diventare una specie di Paese dei Balocchi dove tutto è permesso.
La libertà non è un valore assoluto ma un concetto relativo, come tutti gli altri, e come tale deve sottoporsi al sistema di regole che sono al loro volta relative ma necessarie come la libertà. Il ddl Levi ha 34 articoli (se non sbalio) e non so quanti commi, tra loro 1 mette a riparo i blog, eppure solo di quell'articolo (chiaro) si discute animatamente. Perchè?
beh se ne discute x via del fatto che una eventuale abolizione del famoso comma 3, in fase di approvazione della legge, potrebbe privare noi della possibilita' di scrivere e te della possibilita di leggere qualsiasi cosa in qualsiasi blog, eccetto quelli registrati al roc che di certo si guarderanno bene dal pagare delle sanzioni se non peggio, pubblicando qualcosa di "scomodo"...
In ogni caso siamo d accordo sulla necessita della regolamentazione editoriale sempre che questa non limiti " a favore di...", e sul fatto che il disegno di legge cosi' com'e' non dovrebbe presentare alcun problema.
Se ne deduce quindi che il disegno di legge Levi non è "ammazzablogger" come dice Grillo, ma "salvablogger" e che la campagna ordita sul suo sito mira a uno scopo preciso (politico)al quale bisogna arrivare esercitando la libertà di disinformazione.
Tizeta, segnala questo post allo staff di Beppe Grillo e vediamo cosa rispondono. Se rispondono, ovviamente. In questo modo capiremo a cosa punta e dove vuole arrivare Grillo.
ho gia mandato una mail allo staff di voglioscendere, il blog di travaglio,rigaurdo grillo, sembrera anomalo ma nn sono riuscito a trovare un contatto!
Hai provato qui?
http://www.beppegrillo.it/contattaci.php
linko un articolo che ne parla e che credo abbia centrato il problema
http://freenetlog.blogspot.com/2008/11/breve-analisi-giuridica-della-proposta.html
ottimo getz,ora tutto torna...
Ho sempre pensato in fondo di aver saltato qualche passaggio, purtroppo questo (letto nel link) non poteva essere inteso da me viste le mie (scarse)conoscenze in materia di giurisprudenza....apprezzate almeno la buuona volonta che ci ho messo!
dovro' scrivere un altro post chiarificatore?
ma secondo me non hai saltato nessun passaggio, era una bella analisi! I blog di noi ragazzi non rischiano nulla, e poi sarebbe impossibile controllarli, la cina ci riesce a malapena.
Ad anto non piacerà questa cosa, ma per citarlo, "Re-sponsabilità e Re-azione" secondo me è ragionare così, ovvero: dietro le giuste motivazioni di regolamentazione, la legge è fatta per frenare la crescita di blog di rilevanza nazionale che sono l'unico mezzo di comunicazione in grado di creare una struttura comunicativa tra la gente che non si allinea al regime duopolistico pd-pdl (sembra che l'esperienza televisiva non ci abbia insegnato nulla..e la nostra televisione anto è così soprattutto x responsabilità del centrosinistra che non ha denunciato nulla, chissà perchè eh....). I nostri politici dalla querela facile farebbero moooolta più paura a Grillo o Travaglio o Beha o Martinelli o Ricca, i quali sarebbero esposti a condanne penali. PENALI!
Mi viene l'orticaria solo a pensare all'avvocato di Fede che impugna la legge contro Ricca..
Caro Getz, mi fa molto piacere che ti rivolgi a me direttamente, questo mi porta a pensare che lo screzio fra noi due è stato superato e anche se non ci conosciamo la cosa mi ha amareggiata. Re-sponsabilità e Re-azione sempre, Re-torica mai, e Re-golare diventa indispensabile nella pratica democratica e civile. L'interpretazione al comma 3 che ho letto su freenetlog, suggerito da te, ha delle zone non chiare e confonde o espone male il carattere specifico contenuto nel concetto di "organizzazione imprenditoriale del lavoro". Devo fare le opportune verifiche ma credo che questo abbia a che fare con i diritti degli eventuali lavoratori che operano in rete, che potrebbero essere non tutelati. Studio e poi vi dico.
a parte tutto sono davvero contento che questo post abbia svolto un reale ruolo informativo...a partire dalla mie tesi e soprattutto grazie ai commenti e alle varie discussioni che ci stanno permettendo di capire da soli i come e i perche' di questa proposta...un grazie a chi commenta in modo produttivo, sembrano quasi lontani i tempi dove nei si trovavano anonimi o meno che scrivevano " comunista o coglione"...
Era "comunista di merda", per l'esattezza... E non esultare troppo presto, soprattutto!
Dopo ore di infaticabile studio ho capito che per "organizzazione imprenditoriale del lavoro" si intende esattamente l'organizzazione imprenditoriale del lavoro. Quindi a scopo di lucro. Voi lucrate? se No siete salvi se Sì, fate bene a chiudere volontariamente perchè mi sa che c'è poco da guadagnare. Grillo lucra? se No è salvo se Sì si apre un'altra discussione mi auguro altrettanto stimolante.
Siamo senza dubbio NO Lucro! Comunque se si volesse lucrare con un blog, ci sarebbe ben poco da guadagnare comunque...! Grazie per la precisazione, Anto.
metteresti la manina sul fuoco per dimostrare che Grillo non lucra?
Grillo lucra,e anche altri giornalisti liberi e censurati dai media che non guadagnano come grillo lucrano attraverso la pubblicità (Daniele Martinelli ad esempio, che invito a leggerlo se non lo conoscete). La legge infatti mira su quello x renderli più deboli alle querele che i politicanti italiani ormai sparano a raffica. Come dicevo (faccio il copiaincolla) dietro le giuste motivazioni di regolamentazione, la legge è fatta per frenare la crescita di blog di rilevanza nazionale che sono l'unico mezzo di comunicazione in grado di creare una struttura comunicativa tra la gente che non si allinea al regime duopolistico pd-pdl..
Ma attenzione, perchè la legge è anche meno pulita di così: infatti molti fecero notare (all'epoca della prima proposta prodi-levi) la pericolosità della frase "L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative"...che va proprio a negare la definizione di "organizzazione imprenditoriale del lavoro" che anto aveva esposto. Questa frasetta, secondo molti, renderebbe vulnerabile anche room'67 nel caso rompesse troppo i coglioni a qualche assessore sputtanandolo...
era proprio cio che volevo dire...
grazie anto x la tua ricerca...basandoci su questo e aggiungendo cio che dice getz,articolo sei comma uno, le attivita editoriali anche non a scopo di lucro, come il blog di grillo ke xo rientra nella categoria"organizzazione imprenditoriale del lavoro" e che guadagnano magari coi banner( ma questo nn fa di loro aziende a scopo di lucro presumo)saranno quindi penalizzate...ho inteso bene?
Guarda secondo me con questa legge il blog di Grillo rientrerebbe in organizzazione imprenditoriale del lavoro perchè lucra commercializzando attraverso il blog i suoi libri e dvd.
Poi però leggi l'articolo 6 e, magia, sono prodotto editoriale anche quelli che non hanno scopo di lucro..insomma secondo me è una classica legge all'italiana dove per non fsr capire il vero contenuto prima si dice una cosa, poi un'altra.
Io credo che il risultato di questa legge sia piena libertà ai blog che non rompono i coglioni.
I blog sono contenitori di informazione e di divulgazione, se esercitano una attività comunicativa al fine di informare appunto, sono esenti da ogni tipo di registrazione. Se il contenitore è un esercizio commerciale (a scopo di lucro) deve sottoporsi ad altre regole anche se nel medesimo contenitore è contemplata la comunicazione a scopo informativo non lucrativo. In pratica se io sono il blog della casa editrice che pubblica il libro di Matthew rientro nella categoria imprenditoriale e poco conta se nel mio sito oltre a pubblicizzare "Frammenti di follia quotidiana" apro un post di dibattito sul significato di follia. Per non parlare del fatto che non verrebbe riconosciuta l'attività lavorativa di un'eventuale redazione che sarebbe esposta a rischi di sfruttamento del lavoro e negazione dei diritti garantiti dal codice del lavoro. La questione è complessa e non può essere ridotta alla solita storia che PD e Pdl vanno a braccetto...
"Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Immagini, contenuti e marchi citati in queste pagine sono copyright dei rispettivi proprietari."
Come collocare questo disclaimer, che appare in molti blog (di case editrici comprese)?
Quali case editrici? Ci sono delle sezioni su internet che hanno altre diciture e possono essere l'equivalente di un' associazione culturale e vengono disciplinate da altre norme (propabilmente). La ddl Levi fa riferimento alle leggi del '48 e del '97, tu esponi una questione che riguarda una categoria disciplinata da non so quale legge del 2001.
Ho pensato anch'io ad un qualcosa tipo associazione culturale... Molte case editrici hanno un sito e un blog. Però il blog comunque rimanda ai "prodotti" che la casa editrice vende tramite il sito, dunque rientra negli esercizi commerciali?
Una cosa è certa: Serpeggia il panico! No, caro Matthew il blog non ci guadagna a divulgare il tuo libro. Room 67 ha fatto informazione e basta. Come se uscisse l'ultimo libro di Stefano Benni e qualcuno lo segnala con tanto di copertina. Stai tranquillo!
No, no, non intendevo quello! Fiuguriamoci se il blog ci guadagna... non ci guadagno neppure io! Mi son sempre chiesto perchè molte case editrici avessero sia un sito che un blog; il primo riporta al secondo per gli appuntamenti e il secondo riporta al primo per gli acquisti. Sono entrambi esercizi commerciali? Non basterebbe mettere una sezione commenti nel sito e basta così? Misteri dell'editoria...
Piccola digressione: faccio i complimenti a Tizeta per il post, e voglio ringraziare Anto e Getz per il prezioso contributo. Funzionasse sempre così la rete, i vari Fede, Mimun e Rossella verrebbero esiliati in qualche atollo sperduto...
Posso dire che questo è il secondo miglior post nella storia del blog!
uao che onore...il primo posto fara la fine della maglia di baresi...xke a parer mio quello sulla squadra di governo rimane il top...
Esatto! Intendevo proprio quel post!
vedremo come si evolverà la situazione... per quanto riguarda Beppe prova a lasciargli il link (probabilmente ci hai già pensato e l'hai già fatto)
esatto...l ho lasciato anke su quello di travaglio...a te son giunte risposte..?
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16123
Abbiamo discusso inutilmente...?
"La proposta di legge vuole far sì che coloro i quali sfruttano la rete internet per esprimere le proprie idee, attraverso, per esempio, i blog, possano utilizzare liberamente le moderne tecnologie, sempre nel rispetto delle leggi, senza però essere soffocati da inutili, e talvolta inopportuni, vincoli burocratici"???? Arriverà praticamente una legge che rivedrà il settore dell'editoria salvaguardando l'impero dei Berlusconi, mantenendo inalterate le misure sui blog già contenuti nella Levi e con gli eventuali obblighi per alcuni blog ("sempre nel rispetto delle leggi") come previsto da Levi (organizzazione imprenditoriale del lavoro) Non c'è che dire...l'ennesimo favore alla destra. Un bravo a Grillo!
Anto dove hai preso la frase citata?
Dall'indirizzo segnalato da James.
bah , che dire...non pensa che la nostra discussione sia stata inutile...prima o poi avremo di nuovo a che fare con qualcosa del genere...
Ci sono delle novità, ecco il link per il blog da cui ho letto, Lo SpaziAle:
http://lospaziale.blogspot.com/2008/11/da-leggere.html
http://www.notiziegay.com/?p=20586
Il fascino del Tz...!
ragazzi mi spiegate come mai il mio post e' finito su notiziegay.com???
E' semplice, secondo me: qualcuno del sito notiziegay.com ha letto l'articolo, trovandolo interessante si è voluto informare sull'autore. Informandosi sull'autore, ha visto la tua foto, subendo inevitabilmente il tuo fascino. Piaci a uomini e donne, te l'ho sempre detto!
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16252
questa forse è una buona notizia.
http://cultura.cronacacity.com/
tra Patrizio Roversi e Nanni Moretti...
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