Ieri pomeriggio in rete, per puro caso, mi sono imbattuto nella lista di ospiti della puntata serale de "Le invasioni barbariche". Tra una Lilli Gruber e un duo comico mai sentito, c'era anche Renato Soru. "Bene" ho pensato "il buon Renatino!". Uno di quei pochi politici che non è un politico, in senso buono! Niente slogan, niente proclami, niente "demagogia e/o populismo", termini tanto cari ai vari Cicchitto, Bonaiuti, Bocchino e compagnia blaterante. Ho deciso di guardarlo, ne valeva la pena. Mi sarebbe piaciuto riportare qualche stralcio dell'intervista, anche perchè quando mi sono sintonizzato era già cominciata, ma purtroppo l'onnisciente youtube non ha ancora provveduto... Riporterò i passaggi più significativi, o meglio: quello che mi ricordo...! Appena ho acceso la tv, ho potuto subito constatare la pochezza dell'intervistatrice: Daria Bignardi. Che è un po' la pochezza diffusa fra i giornalisti nostrani.
Fin dall'inizio, o almeno da quando mi sono sintonizzato io, ha buttato
il tono della chiacchierata sullo scontro "ideologico" tra il "personaggio" Soru e il "personaggio" Berlusconi. Forse aspettandosi qualche dichiarazione sopra le righe, non sapendo che i sardi, quelli veri, non cadono in provocazioni di così basso rango. Magari quelli che frequenta lei al Billionaire sì, ma quelli sono sardi soltanto per tre settimane l'anno. Per tutta l'intervista, il fantasma di Berlusconi aleggiava sopra le due teste, prontamente invocato dalla giornalista:
"Il Premier dice che lei quando stringe la mano a qualcuno guarda da un'altra parte. E' vero?"- chiede con sagacia la puntigliosa Daria.
"Assolutamente no." la replica secca, sarda, di Soru. E via così.
"Lei ha fatto i soldi con Tiscali, è ancora presidente dell'azienda?"
"Ora sono soltanto un azionista"
"E non c'è conflitto d'interessi...?"- chiedeva a quel punto "l'intelligente e pungente" (così la definisce il sito di Endemol...) presentatrice. Ma come?! Il conflitto d'interessi?! Esiste ancora?? Pensavo che, se non valeva per Silvio, non valeva per nessun altro! Evidentemente non è così. Daria, una richiesta: perchè non inviti Berlusconi nella tua trasmissione e non gli porgi la stessa domanda...? Mmh... Endemol, endemol, endemol mi dice qualcosa...
Ma mica è finita qui, no! Soru parla dell'alluvione del mese scorso, dicendo che nessuno del governo si è premurato di fare una telefonata. Ecco la puntualizzazione, intelligente e pungente, di Daria Bignardi:
"Avrebbe potuto farla lei, la telefonata..." oh cielo... Fortuna che le ha risposto Renatino:
"Quando ho un problema in casa, non devo essere io a chiamare."
"Una risposta molto sarda"- ribatte Daria. Non so se sia una risposta sarda, è una risposta di chi non va a piagnucolare se è in difficoltà ma si rimbocca le maniche da solo. Renatino precisa:
"Questo governo tratta in maniera differente le varie regioni, distinguendole tra bianche e nere, amiche e nemiche, e non dovrebbe essere così. Siamo tutti italiani". Il pubblico applaude. La sempre più intelligente Daria sottolinea: "Tanti applausi stasera! S'è portato la claque dalla Sardegna?" Battutona! Poi, essendo Daria Bignardi, esagera facendo una mezza figuraccia; chiede: "Quanti sardi ci sono nel pubblico stasera?" Nessuno alza la mano, un brivido gelido corre sulla schiena della presentatrice... Poi è la volta delle sciocche domande in stile "chi butta giù dalla torre", una per tutte:
"Berlusconi (ancora lui, ebbene sì... ndr) e Briatore cadono in mare da una barca. A chi butta il salvagente?" La risposta di Soru è scontata, ma non per lei che cerca in ogni modo di metterlo in cattiva luce, spalleggiando chi le dà da mangiare (Silvio) e uno dei componenti della sua "combriccola estiva" (Briatore). Soru risponde:
"A tutti e due." Il pubblico, senza neppure un sardo, applaude ancora. Daria ci resta male... Tra le altre risposte significative un condivisibile e sacrosanto "non ho nessuna stima di politici come Gasparri" e alcuni pensieri lucidi, sulla crisi di un'economia che si basava esclusivamente su numeri senza alcuna sostanza e l'analisi sul biennio di governo Prodiano: inconcepibile, per Renato, essere nella maggioranza e contemporaneamente scendere in piazza a protestare contro il governo. Dichiarazioni sempre col suo modo di fare poco televisivo, tono sommesso, per niente a suo agio in quell'ambiente che lo considerava nemico (almeno nelle intenzioni della presentatrice...) in quanto Berlusconi lo considera tale, lunghe pause durante le risposte, probabilmente per riordinare i pensieri (cose assurde, in televisione!). Uno stile che non è solo il suo, ma che forse soltanto chi è un pò come lui può capire e apprezzare appieno.
Ringrazio Tore per la puntuale segnalazione e allego il filmato. Così potrete vedere con i vostri occhi!
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47 commenti:
l'intervista attualmente è qui (almeno fino alla prossima puntata del programma, credo)
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=invasioni
Premesso che anche a me Soru piace, non mi sembra che l'intenzione della Bignardi fosse metterlo in difficoltà.
Non ho detto metterlo in difficoltà, ho detto metterlo in cattiva luce...
Non sono sarda ma ho apprezzato la sua "sardità". Credo che Renato Soru sia un uomo meraviglioso, genuino, coerente e sincero oltre che un politico/amministratore raro e per questo indispensabile.Bravo!
Purtroppo difficilmente verrà rieletto, con grande rammarico di tutti coloro che lo apprezzano...
Certo, se si crede che la sconfitta sia inevitabile...ma se si fanno valere gli indubbi meriti la partita non può essere decisa, quindi non posso che augurarvi: Buon lavoro!
Io sono sardo e vi aggiorno su quanto sta succedendo in sardegna. Renato Soru, in quasi 5 anni ha rivoluzionato la politica sarda. Ha risanato il bilancio. Ha imposto la trasparenza all'amministrazione regionale. Ha puntato molto sulla formazione dei giovani, mandando i sardi meritevoli all'estero e assicurando a tutti il diritto allo studio con ingenti borse di studio. Ha portato in sardegna i migliori architteti al mondo per riprogettare il nuovo e riqualificare l'esistente. Ha bloccato le nuove costruzioni sulle coste nella fascia a 3 km dal mare. Ha dato ingenti finanziamenti ai comuni dell'interno per recuperare i centri storici. Ha ridotto enormemente le servitù militari, non solo la Maddalena, che da anni gravavano sul territorio sardo senza che mai nessuno avesse battuto ciglio. Ha chiuso decine e decine di enti inutili. Ha fatto tantissime altre cose che tutti possono vedere nel sito istituzionale della regione www.regione.sardegna.it.
Ovviamente la sua politica decisionista ha scontentato molti. Fra i suoi oppositori più feroci: gli industriali (costruttori delle coste), i sindacati (formazione professionale, assistenzialismo), i militari (servitù militari), la stampa locale (costruttori, partiti di destra, ma anche di sinistra), la tv locale (sempre costruttori). Purtroppo anche i vecchi notabili del PD (sen. Cabras fra tutti) sono stati spiazzati da questa politica e hanno tentato in vari modi di farlo fuori. Oggi, nonostante i numerosi successi, il PD non ha ancora dato l'ok per una sua ricandidatura, anzi, parte della sinistra lavora per una alternativa meno ingombrante.
Per approfondimenti consiglio un ottimo giornale online sardo indipendente (www.altravoce.net)
Ecco: la seconda parte dell'ultimo intervento spiega perchè difficilmente verrà rieletto... Se il PD vuole puntare su una figura alternativa meno "ingombrante", arriveremo al solito appiattimento tipico del nostro centrosinistra.
@ Anto: come puoi ben intuire non c'è molto spazio in questo paese per le persone meritevoli. Da qui il rammarico di cui dicevo sopra...
Caro Matthew nella prima parte di Anonimo ci sono i fatti ed è su questo che si deve lavorare, facendo valere così una posizione chiara netta e precisa. Io sono iscritta al PD e conosco benissimo le contraddizioni interne al partito. Molti miei amici hanno preferito lasciare piuttosto che far valere le proprie ragioni e questo porta a non avere più ragioni. Come si fa a convincere milioni di italiani a votare a sinistra se si è incapaci di farsi valere sui propri compagni(o pseudo tali)? Io penso che Soru sia la figura migliore da anteporre a Berlusconi e al berlusconismo e siccome sono convinta di questo, ritengo che sia importantissimo che vinca alle prossime elezioni. I tromboni che bazzicano nel PD vanno combattuti politicamente e con determinazione,non ci sono dubbi. Confidenza: Penso anche che Soru possa essere una buona alternativa a Veltroni, ma non ditelo in giro!
Perdonami Anto, ma qui la battuta non riesco a non farla: ci vuole coraggio per iscriversi e poi rimanere nel PD...! Soru sarebbe la figura migliore da anteporre a Berlusconi, ma purtroppo non vedremo mai una cosa del genere. Sarò pessimista, o più semplicemente realista... Di sicuro andrò a votarlo: un personaggio come lui è più unico che raro in un panorama come quello italiano, fatto di omenicchi e mezze figure al soldo di qualcuno (di "quel" qualcuno, nella maggioranza dei casi...). L'ultima frase del tuo intervento mi è piaciuta, e bisogna dirlo in giro!
Ti linko un vecchio post, illuminante sulle strategie adottate dal PD nel capoluogo:
http://room67.blogspot.com/2008/10/pentimento-post-elettorale.html
PS: rivedendo il filamto ho notato che Soru non si gira dall'altra parte quando saluta la Daria Bignardi. Delle due l'una: o Berlusconi ha detto la miliardesima frottola (arrotondo per difetto...) oppure, se è vero, come si può biasimare Renatino? Personalmente, non stringerei mai la mano a Berlusconi...!
Personalmente dubito che d'Alema possa gradire uno come Soru. Soru non è malleabile e ha carisma: tutte virtù che alla primadonna della sinistra italiana non sono graditissime.
Direi un'intervista MOLTO ma molto accondiscendente.
Ad essere cattivi sarebbe bastata una domanda: "come va Tiscali?" e non bersi la rispostina tipica "sono solo azionista" (in ogni caso rimane di gran lunga quello di maggioranza) che spiega molto poco.
@ Anonimo: molto accondiscendente?! Mi sembra che leggere tra le righe non sia il tuo forte...
Non sono sicuro, ma credo non sia più l'azionista di maggioranza...
Caro Mattew,
non è questione di leggere tra le righe.
Per quanto le Invasioni Barbariche non sia una trasmissione politica, il taglio politico è stato a malapena sfiorato.
L'aspetto di Soru "imprenditore" è stato parimenti trascurato.
L'aspetto di Soru "editore" nella nuova avventura all'Unità...nulla.
Sono tutti temi importanti e tutti molto di attualità (Tiscali risente molto della crisi internazionale, ad esempio), l'intervista aveva un taglio fortemente personalistico.
Le domande potevano essere puerili, ma dire che l'intervistatrice volesse metterlo in difficoltà o in cattiva luce per quattro domandine a cui bastava rispondere a monosillabi per fare un figurone (un esempio: quello sulla stretta di mano) vuol dire non avere idea di cosa è un'intervista non dico cattiva, ma anche solo pungente.
In Sardegna l'immagine di Soru è fortemente falsata in negativo, ma probablmente fuori dalla Sardegna se ne conoscono solo i pregi e non i numerosi difetti, che hanno reso la sua presidenza un'insieme equivalente di luci ed ombre. Se i suoi predecessori non fossero stati un assoluto fallimento, probabilmente la sua presidenza sarebbe stata vista come deludente (perchè la lista delle cose fatte che ho letto alcuni commenti sopra ricorda molto un TG4...)
PS: incidentalmente l'ho votato, e NON voterei uno dei suoi attuali possibili avversari (Floris, Cossiga jr., Pili men che meno), ma ciò non ci esime da criticare gli eccessi che hanno contraddistinto i suoi 5 anni.
L'ultimo commento è evasivo e debolmente critico perchè non riferisce i fatti. Cosa intendi per "eccessi"?.
Per quanto riguarda D'Alema (oltre ad essere iscritta al PD io sono anche d'alemiana...che orrore!vero?)penso che baffettino si sia già stancato di Veltroni, infatti non perde occasione per inviargli frecciatine al veleno. Soru è un imprenditore, azionista di maggioranza(minoranza o equiparanza, fate voi) di una grande e innovativa azienda ed è un uomo che ha avuto successo sfruttando il sistema capitalistico mantenendo un rigore e una correttezza inusuali per qualsiasi Paese. Che sia la migliore figura antiberlusconina è dimostrato dal fatto che pur avendo inseguito gli stessi obiettivi Soru non ha dovuto vendere l'anima al diavolo come ha fatto Berlusconi. Ciò ha evidenziato che è lecito essere imprenditori, avere fortuna e successo, diventare ricchi senza che questo si contrapponga alla natura dell'"essere di sinistra" e che in relatà l'unica cosa illecita è la disonestà. Intendiamoci con questo non intendo che Soru sia immune da macchie ma che sia una risorsa è innegabile.
anto,
volutamente non ho elencato i punti critici della gestione di Soru perchè il post parlava d'altro. Inoltre un simile argomento richiederebbe una lunga e possibilimente dettagliata disamina, che non posso fare qui.
Certo è che si fosse voluta fare un'intervista "pepata" ci sarebbe stato di che parlare, altro che "strette di mano", "non guarda negli occhi", le battute ed il numero delle ville ed altri argomenti pseudo-gossippari.
Non so se hai visto il video dell'intervista; dire che gli aspetti imprenditoriale e editoriale siano stati trascurati è inesatto. Daria Bignardi ha fatto domande che non farebbe mai a nessun altro politico, e mai e poi mai ad uno in particolare. Lei è palesemente filoberlusconiana, tant'è che ora molla La7 per sbarcare su Raidue. E non ho affatto detto che è pungente; quell'aggettivo è riportato nel sito della Endemol ma io non lo penso affatto! Ha cercato di metterlo in cattiva luce, con la classica intervista "all'italiana". L'immagine di Soru in Sardegna è falsata in negativo, perchè gli gioca contro la stampa locale, il che è tutto dire...
Insomma abbiamo un uomo politico con dei valori, carismatico, ma invece che riconoscere il suo lavoro, stiamo lì a dire che quando stringe la mano a qualcuno guarda da un'altra parte. Cosa peraltro falsa, come testimoniano le immagini. Effetti collaterali del berlusconismo...?
Sì, è vero anch'io penso che la Bignardi non sia stata particolarmente ostile purtuttavia è evidente che la logica dell'immagine che spinge a fare una cernita degli adeguati e inadeguati in televisione (quindi nel più vasto ambito della comunicazione e quindi in politica) non sia da attribuire al caso.
Caro Matthew,
è evidente che ognuno giudica le cose secondo la propria sensibilità. Se per te l'aspetto di Soru politico ed imprenditoriale, per me è stato trattato in maniera che definire superficiale è un eufemismo.
Una inesattezza clamorosa è invece quella sull'appartenenza politica della Bignardi, che vota notoriamente PD.
Sono stati argomenti trattati in maniera superficiale, non trascurati. La Bignardi probabilmente fa parte di quei milioni di persone che dice di votare PD e poi vota Berlusconi. Tutte le persone che conosco votano PD, o centrosinistra nel recente passato, e poi non si spiega com'è che la maggioranza dei voti vada sempre al centrodestra. Qualcuno mente...
nessuno di noi puo sapere con certezza quale sia la preferenza elettorale dela bignardi e sinceramente nn penso questo possa essere rilevante..
l'unica cosa certa e che la conduttrice potrebbe essere definita "avversa" a schierarsi contro i "poteri forti"; le domande imbarazzanti e' sempre meglio evitarle ,la bignardi non e' certo travaglio, questo lo sappiamo, e non ci aspettiamo assolutamente uno stile di conduzione scomodo nei confronti di chi( annessi amici) le ha dato, e potrebbe darle ancora da mangiare.
Personalmente non penso che la nostra Daria sia da bollare come filo-berlusconiana,il punto e' che c'e' differenza tra chi ha le palle e la possibilita' di fare realmente giornalismo e chi invece resta un pochino piu' in disparte.
Tutto sommato "le invasioni barbariche" resta una trasmissione guardabile,il che e' gia un punto di merito,con una conduttrice senza infamia ne lode che cerca di fare a sua parte.
P.s. sono tizeta anche se ho scritto dal pc di james...
Salve...a tutti..lavoriamo per Soru!! E' inteligente, è calmo, non è stupido, ripeto, non è stupido.
Quanto alla Bignardi...certo non è travaglio, l'unico punto di merito è di aver invitato Soru.
L'intervista nel finale chi preferisci tra marini ecc ecc..quei giochi si fanno alle medie durante l'ora di religione..o di matematica se si è annoiati. Se tenete presente cosa dice Soru di un ruolo politico..battutine aiutano l'animo..ma c'è sempre un ruolo da rispettare. Un giornalista che ha davanti un presidente dovrebbe impegnarsi di più..è evidente che la Bignardi non era all'altezza del personaggio. Bocciata, in tutti i sensi! Ovvio in democrazia..opinione opinabile!
Una cosa è certa: Lavoriamo per Soru!
Lavoriamo per Soru un par di cifoli...Domada serissima: E' certa la sua ricandidatura?
Nell'intervista lui dice di sì, però girano voci contrastanti. Con esattezza non saprei dire. Lo spero...
Il buon Renato si è dimesso...
Questa è la peggiore notizia politica del 2008, seconda solamente alla vittoria del centrodestra e la conseguente nomina a Presidente del Consiglio di Silvio Berlusconi. Sicchè il 2008 era anno bisestile...vero? Che le credenze popolari abbiano una valenza scientifica?! Mah sta di fatto che anche la Pasqua quest'anno è caduta di marzo e dalle mie parti si dice che quando la Pasqua cade di marzo ci sarà mortalità e fame! Aiuto sto precipitando nell'oblio...Matthew corri a Roma e vieni a togliermi la tastiera del computer da sotto le dita...
Qualcuno mi dica che Soru ci ripenserà...vi prego!
Anch'io spero che ci ripensi, ma Soru è Soru e proprio per questo ne dubito. Posso solo dire di aspettare qualche giorno. In effetti il 2008 è ha vissuto eventi negativi, ma uno positivo c'è stato: l'elezione di Obama! E non è roba di poco conto!!
Anche su Obama aspetta a dirlo! La democrazia americana è un sistema contorto in cui chi ha il potere non comanda e quando può comandare non ha potere. Ognuno ha gli Obama che si merita, il mio è Soru e ne vado orgogliosa! Perchè? perchè è un hombre vertical (come mi ha scritto di recente qualcuno)
Per quanto riguarda Obama, ho due paure: 1) che venga assassinato 2) forse sarà costretto a fare troppi compromessi.
Soru alla guida del Paese sarebbe una cosa... una cosa... non mi viene il termine: non l'ho nemmeno mai immaginato un evento di tale portata!! Potrebbe essere il nostro Obama!
Soru alla guida del Paese sarebbe una cosa...una cosa...ti aiuto a trovare il termine...Possibile!
una cosa mi da fastidio: la cosiddetta destra se ne frega di quel senso di moralita e onesta' intellettuale che hanno persone come soru, e continuano a governarci...
non che questi siano valori da poco, soprattutto in politica, ma se in nome dell' onesta' siamo costretti a perdere uno dei pochi politici validi, beh a questo punto ci rifletterei un attimo su...
ci sono ancora trenta giorni di tempo per ritirare le dimissioni, staremo a vedere...
Io penso che sul terreno della moralità e dell'onestà si giocherà la partita politica del futuro. Ogni stagione ha il suo corso, in questa fase a vincere è stata l'abitudine al peggio, al sotterfugio e al menefreghismo ma non durerà ancora per molto. Non credo nel destino, nè quando è benevolo nè quando è cinico e baro, credo nella volontà e nella serietà di chi porta avanti con convinzione uno straccio di principio.
Mah, adesso d'Alema farà un calcolo politico e deciderà se c'è spazio per Soru nella politica nazionale. Ma il suo calcolo potrebbe anche regalarci un Bobo Craxi o un Intini, già sperimentati al suo ministero. Perché tutto si può dire del baffetto ma non che non sia un politico intelligente, e sappiamo tutti quanto si giudica intelligentissima questa sinistra
Da Soru a Bobo Craxi: mi spaventa l'ampiezza del ventaglio di questi calcoli dalemiani...! Politico intelligente significa, in linguaggio non politico, "buon tessitore di trame"...?
Scusate la divagazione disneyana: mi immagino D'Alema come la regina cattiva di Biancaneve, di notte, in una stanza del castello del Pd: "Specchio specchio delle mie trame..."
D'Alema, sempre D'Alema è tutta colpa di D'Alema...ma meno male che c'è D'Alema. Il Pd è un partito appena nato e che aveva necessità di nascere molto tempo fa. Quindi sulla sua esistenza non ci sarebbe nulla da contestare almeno dal punto di vista puramente logistico. Il vero problema del Pd sono gli uomini, non le idee. L'errore che è stato commesso riguarda la assoluta mancanza di filtro quando è stata aperta la porta del partito: sono entrati troppi incapaci e troppi affaristi. Chi era alla porta? Chi li ha fatti entrare? Chi, in pratica, ha fatto le liste? Rispondo io: Goffredo Bettini che è il grassone che certamente voi avete visto in televisione ultimamente. Il signor Bettini è lo stratega del Pd e l'uomo ombra (e che ombra) di Veltroni. D'Alema sa qual'è il problema interno al partito, lo ha additato, circoscritto e ha indetto una discussione (tipo congresso) che si terrà a breve. Parafrasando Paolo Rossi vi dico: Si fa presto a dire pirla!
Anto, le mie battute proprio non ti piacciono eh!
Il vero problema del Pd sono gli uomini. Il vero problema del mondo intero sono gli uomini!
Hai ammesso l'errore nella mancanza di filtro, cosa di cui mi sto convincendo giorno dopo giorno (vedi caso Villari, ex-mastelliano. Ex...? Sicuri...?).
Dato che deve tenersi una discussione, non possiamo far altro che rimanere in attesa.
Va bene, vedremo quale sarà la sterzata dopo questa discussione. Magari sarà tutta permeata dall'enfasi sul modello Obama. Solo che (a voler essere benevoli) la trave nell'occhio del PD impedisce di vedere le enormi differenze fra le primarie con cui Obama è arrivato alla candidatura e quelle con cui ci è arrivato Veltroni. Purtroppo sembra che la base del PD non si sia ancora emancipata dalla dipendenza dalle indicazioni del partito. Veltroni ha vinto le primarie perché il partito aveva deciso così. E la base ha seguito le direttive (sborsando un euro per la causa dell'atteggiarsi a democratici). Il problema non sta in poche teste come quella di Bettini, c'è da sospettare.
Ma ok, vedremo quale sarà la sterzata dopo questa discussione voluta da D'Alema.
Malgrado l'invito, sono dovuto restare lontano dalla discussione per portare avanti cose del mio piccolo universo reale.
Spero di non entrare a gamba tesa su qualcuno se dico che parlando di partiti troppo aperti si parla di ciò che ha decretato l'eclisse della sinistra. Perchè la sinistra vive in un paradosso troppo evidente.
Un partito nato dal basso ma gestito egemonicamente dall'alto. Se non ricordo male Occhetto cancellò l'apparato politico del pci decretandone lo scioglimento ed aprendo la strada ad una riforma popolare. Non dico che venisse integralmente dal basso, l'impulso del pds, ma certamente il movimento era basato molto meno sullo zoccolo duro e puro che faceva il bello e cattivo tempo nel piccìì.
Io, nato autonomo di pensiero (scetticamente disinteressato alle correnti di ogni direzione), ricordo aperture e proposte che fecero del pds un boccone molto più commestibile per una popolazione che cominciava a sentirsi totalmente lontana dagli ideali socialisti, il wellfare e l'american dream avevano scavato molto più profondamente nel fossato tra l'italiano medio e il comunista simpatizzante, rispetto alle strategie del terrore attuate da poteri e contropoteri.
La ricerca di un'ideologia più attuale però, si è presto fermata ad un restiling superficiale. Personaggi come Rutelli o D'alema cadevano troppo spesso in stereotipi che la gente vedeva come il fumo negli occhi. Ricordate l'atteggiamento spocchio ed altezzoso del baffino, quando veniva puntato da qualcuno? Quel tono da "non sei del mio rango" ostentato in faccia a tutti? Oppure, l'atteggiamento rampantone del dirigente telecom, quello del trionfo di waterloo, non ricordo il nome (ci mancherebbe) a me ha fatto venire in mente il caro Ciccio Rutella, che ogni tre cazzate che diceva (sole, quore, ammore) poi ne venivano a galla altre cinque e due proclami da yuppie e un paio di tramvate plateali.
Beh non vi pare che avessero preso ad imitare uno Giscard D'Estaing senza averne la pur modesta caratura, l'altro a fare il kennedy de noantri, usando i verdi come un fazzoletto da naso: La cazzata della bicicletta, stocasticamente inforcata anche dall'altro, il mortadellone, quello coi passivi d'esercizio che gli cadevano dalle tasche.
Insomma, lo smantellamento mai completato dell'apparato comunista ne ha decapitato la forza senza accopparlo, lasciandolo tanto debole da da renderlo indolentemente succube allo sciacallaggio delle lobbies, fino al punto di farsi imporre un rifiuto dell'industria intrallazzona, capace di trasformare l'oro in merda (pardonnèz vous mon francais) e di annoiare una platea di catatonici e la buona e simpatica mortadella in un'evocazione odiosa. L'uomo che ha sfasciato mezza italia per schiàffare l'altra mezza a pagarne i debiti, viene piazzato in cima al carrozzone, sacrificandogli tutto l'elettorato convinto, poi sostituito con l'elettorato pre-illuso/post-deluso del primo golpe di Pino Berluschez, elettorato (evvài con le triple ripetizioni) che ovviamente, alla prima occasione ha rifatto aqquaglia sparéndo dietro alle schede bianche (secondo me, l'unico voto coscente).
E poi? Finita (uffi) l'era dell'unico fantasma mai apparso in pubblico, chi si presenta alla guida (si fa per dire) del movimento (smottamento più che movimento)?? Nientepopòdimenochi? "Il" Nessun'altro! Il mose mollicone, quello che per spartire le acque si presenta col cucchiaino e sbadìla piano sennò suda troppo. Un mosè tale che se Michelangelo lo scolpiva poi lo prendeva sì a martellate ma in piena fronte "perchè non ti stai zitto!". L'uomo che dovrebbe traghettare la sinistra verso la terra promessa ma non sa neppure se è ora di grattare l'orologio o di caricare il culo. E manco ci ha i traghetto.
Essì mi sa che qualche caviglia l'ho spezzata, però è evidente che questa serie evolutiva non è stata acclamata dalla gente, se per gente s'intende la piazza, quelli che vanno a lavorare e manifestare a Roma sperando, pregando, anzi agognando in una evanescente, remota, tremebonda, incredibile (i babbuini farebbero ooh!) ipotesi secondo la quale, la vista di una moltitudine inneggiante avrebbe gonfiato i flaccidi palloncini colorati che penzolano tra le gambe del mollacciotto (pastella squaquerona prodotta pasticciando con mollìca e salsicciotto).
Purtroppo in quei palloncini ci sono due buchi talmente grandi che tra qualche mese ci passerà la TAV, andata e ritorno. Se la gente di sinistra non esiste più (dai tempi di berlinguer) esiste però tanta gente che non vede un candidato decente in tutto il parco buoi.
Io, speriamo che Renato Soru decida di cavarcelo, il ragno dal buco (preferisco non specificare quale buco, oppalalàiii encòre une petite peu de francaise) di imporsi al mausoleo d'Alemiano che ora si chiama PD (si tratterebbe di chiuderli tutti in una stanza a discutere e poi ignorarli completamente) e quindi prenda a calci nel culo tutta quella zavorra untuosa, lenta e confindustria fiendly che si trascina alla sinistra del parlamento. Speriamo, però non ci conterei, non mi sembra il tipo ammazzasette. Mi sembra una persona equilibrata e ragionante. Sicuramente avrà capito che se dovesse tentare, il solo modo possibile sarebbe quello di mettersi un badile tra le zampe e cominciare a spalare via la merda.
ps- lo so! il mio francese fa schifo.
Se fosse dipeso da D'Alema, alle primarie avremmo potuto scegliere democraticamente tra Veltroni e Bersani, invece abbiamo scelto "pacatamente" per Veltroni...Allargate i vostri orizzonti critici!
Certo se si presenta anche quì lo voto al volo! (sarebbe un miracolo, non voto più da quando avevo tanti capelli).
Okkei adesso freno le dita!
Icy, mi hai fatto piegare dalle risate con questo post! La parte in cui entri sulle caviglie di Rutelli, soprattutto!
Mah, sono 15 anni che ce la menano con questa storia dello scontro fra Veltroni e D'Alema... e vabbè, ognuno si tenga la propria ristrettezza di orizzonti e salute!
Se loro menano, tu non farti menare! Hai ragione la storia dello scontro D'Alema-Veltroni è una gran rottura e soprattutto è un volgare pretesto per giustificare le correnti e le posizioni (spesso autonome e individualiste e non parlo di D'Alema) all'interno del partito, e fuori dal partito serve per i sempiterni critici. D'Alema è il caproespiatorio ogni volta che qualcosa non è lineare. Soru si dimette? E' colpa di D'Alema! Ma perchè dico io, che c'entra? Perchè quelli che hanno sfiduciato Soru erano dalemiani!
Domanda: chi è il dalemiano anzi che cos'è? cosa mangia? cosa beve? ha amici? fa l'amore? sa ridere? Si commuove? Mah!
Che si fa per diventare dalemiani? un corso e poi rilasciano il tesserino? l'attestato?
Secondo me si diventa dalemiani quando conviene andare per conto proprio e senza una vera motivazione politica.
In Sardegna Soru non è stato sfiduciato dalla politica dalemiana ma da soggetti autonomi che hanno ottenuto spazio sotto una sigla. D'Alema è il simbolo politico del riformismo europeo e male si associa a un emendamento posto all'interno della legge urbanistica per la salvaguardia del bene paesaggistico in Sardegna!
Chi è contro Soru non sa nemmeno che cosa significa la parola riformismo, non se ne importa. Individuate chi sono i detrattori, e che interessi hanno, cercate di capire se a 300 metri dalla costa hanno dei terreni che avevano creduto di sbloccare. Scavate negli interessi personali se volete capire cos'è successo, e l'invito è opprtuno: restringete i vostri orizzonti!
@Anto: Condivido al 300% l'ultima parte del tuo commento. Volendo, scavando si scoprono le carte.
Unica nota: E' piuttosto semplicista dire che gli interessi personali hanno determinato un voto anzichè un'altro. Ogni votazione sottostà a questa dottrina malata. Quello che intendevo io (ammetto che era troppo buttata a macchietta per essere facile da capire) è: più scendiamo verso la base elettorale meno gli interessi economici sono determinanti. Viceversa più risaliamo la piramide oligarchico/politica più incontriamo persone che spingono e tirano in direzioni di convenienza. Questo vale per l'agone italiano, sotto qualunque bandiera. Se poi arriviamo alla sommità del vertice l'interesse economico viene affiancato dall'interesse politico clientelare al punto che questi soppiantano completamente l'impulso verso il progresso della comunità. Un elettore consapevole di questo voterà comunque qualcuno "interessato" ma guardando ad una coincidenza di interessi. Gli ultimi pupazzi comparsi nel teatrino della sinistra, sono, altresì (uaaaah! ho scritto altresì! mi-ti-co!) personaggi distanti e inspiegabili, dipinti astratti generati da menti cavernose tanto piene dei propri echi da essere insensibili alle voci esterne. D'alema, fine politico indiscutibilmente, è una di queste menti. E' evidente la sua totale ripugnanza per le correnti di base. Ha sempre praticato una politica freddamente distaccata dal consenso popolare, probabilmente è troppo innamorato dei suoi stessi teoremi. Con questo non intendo dire che sia lui e solo lui il "ciucco al timone", però sono anni che è sparito dalla scena per dedicarsi ad un'azione interna, rivelantesi solo nelle conseguenze politiche. E' diventato, questa è una mia sensazione, un fantasma rifugiato nella propria torre d'avorio, inopinabile e senza contatti con il quotidiano. Allora, se ciò è anche parzialmente vero, ci stiamo servendo di un taxi guidato da un sordo analfabeta e si fatica parecchio a dirgli dove andare. Veltroni, a sua volta, mi sembra un bambino seduto tra tanto Lego, ma senza braccia. Pochi, tra i marpioni/squali della politica italiana, son disposti a metter mano per lui, nessuno vuole compromettersi sedendo assieme al pupo. E giù carezze che non si sa mai. Quindi tra gli anatemi del fantasma e l'immobile perplessità del carobambingesù, si resta nel pantano. Questo è quello che sembra a me il pastròcchio della sinistra, dove tutti tirano l'acqua al proprio orto lasciando inaridire nel totale disinteresse tutto il resto. Troppi outsider, troppi comprimari. Un feudalesimo squinternato di signorotti compiaciuti perchè "se l'assedio lo fanno lì non lo fanno quà". Cinquanta preti che recitano da cinquanta pulpiti diversi cinquanta diverse preghiere. Questa non è critica fine a se stessa. Questa è delusa constatazione. Ogni volta che la destra attacca un avversario politico, tutta la sinistra si erge a difesa rumoreggiando indignata, poi si mette a sua volta a massacrare il malcapitato. Soru ne è un'esempio, la destra lo osteggia dai tempi di noè, chiaro come il sole, ma perchè adesso a sinistra stanno tutti a saltellare da una posizione all'altra, tutti a puntare il dito contro tutti? D'alema nel suo freddo distacco, non si rende conto della confusionaria zuffa tra mendicanti oppure è troppo impegnato a torcere il nasino, alzare il sopracciglio e stigmatizzare schifato?
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