Notizia tristissima e inattesa: è scomparso Richard Wright, tastierista dei Pink Floyd. Maggiori informazioni potete trovarle QUI. Per il momento non mi sento di scrivere altro, sono un pò disorientato. Allego filmato.
I Pink Floyd hanno cambiato il mio modo di "approcciare" la musica; quando li ascolto c'è un qualcosa che va al di là del piacere stesso di sentirli. Riconoscenza direi, perchè mi hanno regalato sensazioni che vanno oltre il sonoro. Affinità. Dentro di me non li considero soltanto musicisti; persone appassionate, e già basterebbe questo a renderli speciali. Hanno emozionato milioni di persone, io sono fra questi ma per quanto mi riguarda sento nella mente e nel cuore tante altre cose. E la musica diventa quasi accompagnamento, per quanto sublime da ascoltare. Tantissima stima, non solo per quello che hanno fatto ma anche, soprattutto, per come erano e come sono. In Wright particolarmente percepivo una sensibiltà rara, dagli sguardi, dai gesti. Avrei voluto conoscerlo non perchè era il tastierista dei Pink Floyd ma perchè era Richard Wright. Richard e basta. Rick, magari, davanti a un bicchiere e a qualche sigaretta. A parlare dei significati di ciò che ci circonda e di ciò in cui siamo immersi. E poi, magari, una suonatina, ma solamente alla fine.
Credo che il nostro stato d'animo nel salutare Rick sia già nelle sue note, in quel solo che, con Shine On You Crazy Diamond, chiude l'intero album Wish You Were Here...
3 commenti:
goodbye richard!
Ho ascoltato un cd e diversi LP.
I Pink Floyd hanno cambiato il mio modo di "approcciare" la musica; quando li ascolto c'è un qualcosa che va al di là del piacere stesso di sentirli. Riconoscenza direi, perchè mi hanno regalato sensazioni che vanno oltre il sonoro. Affinità. Dentro di me non li considero soltanto musicisti; persone appassionate, e già basterebbe questo a renderli speciali. Hanno emozionato milioni di persone, io sono fra questi ma per quanto mi riguarda sento nella mente e nel cuore tante altre cose. E la musica diventa quasi accompagnamento, per quanto sublime da ascoltare. Tantissima stima, non solo per quello che hanno fatto ma anche, soprattutto, per come erano e come sono. In Wright particolarmente percepivo una sensibiltà rara, dagli sguardi, dai gesti. Avrei voluto conoscerlo non perchè era il tastierista dei Pink Floyd ma perchè era Richard Wright. Richard e basta. Rick, magari, davanti a un bicchiere e a qualche sigaretta. A parlare dei significati di ciò che ci circonda e di ciò in cui siamo immersi. E poi, magari, una suonatina, ma solamente alla fine.
Credo che il nostro stato d'animo nel salutare Rick sia già nelle sue note, in quel solo che, con Shine On You Crazy Diamond, chiude l'intero album Wish You Were Here...
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