lunedì 24 novembre 2008

#14


...battito accelerato, la sensazione di cadere, sempre un istante prima dell'impatto.
Il fade-in con una luce bianchissima e accecante, a poco a poco S. si trova appoggiato su un piano all'apparenza ligneo, uno sportello forse di una banca, una segreteria o un fottutissimo centro informazioni.
Il cuore rallenta e la temperatura scende, la fronte sudaticcia, era davvero stanco di viaggiare.
Un'arma nera puntata alla tempia.
S. davvero non aveva voglia di combattere stavolta, non aveva mai senso e questa volta meno che mai, l'irreale va lasciato dove sta.
S., immobile, senza voltarsi fissava il piano: ”Senti spara, non ho nulla da darti qualsiasi sia la tua richiesta, e non ho voglia nemmeno di pensare ad un'altra soluzione, ora”.
Nessuna risposta.
S. : “Non so nemmeno che ci faccio qua, ne dove siamo, e questa situazione di certo non mi stimola a sforzarmi per capirlo! Quindi sparami e facciamola finita, non credo abbia molto senso continuare”.
Una voce alle spalle, direi una donna di mezz'età : “ Non ti rendi conto di quello che stai facendo! Tu non puoi fare così, non è questo il modo, non puoi scappare sempre e pensare di ricominciare, di svegliarti il giorno dopo sperando che sia un mondo diverso, ...(S. :” Mah per la v...) no, non puoi continuare così, hai una vita davanti, non pensi a tutto quello che puoi fare, sei giovane, la vita è una sola e devi viverla al 100%”
Silenzio.
Poca voglia di pensare per S., desiderava che quella mano premesse il grilletto della pistola che aveva puntata alla tempia; magari era un manichino, cazzo fermo immobile e non dice una parola.
S.: “Io rifletterei sul fatto che la sua voglia di vivere altro non è che paura di morire”.
Ancora silenzio.

11 commenti:

Matthew ha detto...

E se la pistola fosse caricata a salve (solo per far paura, ecco)...?

James ha detto...

a chi?

Matthew ha detto...

A tutti quelli che ce l'hanno puntata alla tempia. A tutti.

James ha detto...

eheh...

follementepazza ha detto...

bè a volte vorrei anch'io che quel grilletto sparasse...e da grilletto...parlasse....uhuhu...grilletto=poccolo grillo...quindi un grillo parlante...
Mizza stanotte la mia testa mi fa dire stronzate galattiche wow...forse è lora di andare a nanna!
Buonanotte...

Anonimo ha detto...

E' strano come un istante decisivo della nostra vita diventi così dannatamente lungo. Sembra quasi che il destino voglia darci più tempo per decidere e fare la cosa giusta, o per farci capire, inutilmente, l'errore.
Crudele maestro, il destino.

Matthew ha detto...

Il grilletto parlante non è affatto male!

tizeta ha detto...

eheh bel post vekkio...vedo che si ritorna al senso della vita,come epilogo degli ultimi discorsi,quasi come questo fosse un buco nero...
in uno stralcio di un famoso libro di dostoevskij il protagonista riflette sulla pazzia parlando con una fedelissima.
Lei si prostituisce,ha 18 anni il padre e' appena morto, la madre e' tisica e lo seguira' presto,in piu rimangono due bimbi piccoli...
Rodja chiede alla ragazza come e dove trova la forza di andare avanti e lei risponde "dio".
Lui, assassino, semidelirante o finto tale, spesso si sente pazzo,ma vedento il fervore della fede ci riflette su e ne trae la conclusione che c'e' qualcuno piu invasato di lui...la fede, o l illusione di credere in qualcosa sono l'alternativa alla paura di morire...?!

James ha detto...

Credo che "alternativa" non sia la parola adatta. Non c'è alternativa.
Almeno per S.!!!

Anonimo ha detto...

Più che altro la sensazione che mi resta è che comunque, S. tenga le redini del gioco.

James ha detto...

vedremo... in questi termini potrei dire che forse ha intuito che è solo un gioco, e non è roba da poco. Forse è l'unico partecipante, dubbi che non possono che portare ad altri dubbi.
vedremo vedremo.

Sono post piuttosto vaghi, e non voglio dare un'interpretazione perché mi piace(rebbe) leggere quelle altrui. Ci si farà un'idea, piano piano